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Anche Tomaz interviene sul film “L’ultima legione”

Nel numero 35/2007 del 21 settembre il Presidente della Fondazione Rustia-Traine, On. Renzo de’ Vidovich ha contestato il film della Dino De Laurentiis “L’ultima Legione”, precisando che l’ultimo Imperatore romano d’Occidente non è stato Romolo Augustolo costretto ad abdicare nel 476, bensì Giulio Nepote morto in Dalmazia, nel palazzo di Diocleziano, nel 480. L’Impero è perciò caduto quattro anni più tardi di quanto si creda, spostando conseguentemente di un quadriennio il passaggio dall’Evo Antico al Medioevo. L’On. de’ Vidovich ha concluso annunciando la prossima distribuzione del suo libro “Il Regno di Dalmazia […]” che conterrà i particolari sulla vicenda. A chi non potesse attendere mi permetto di ricordare che la vicenda, comunque non inedita, è narrata nel mio libro “In Adriatico nell’Antichità e nell’Alto Medioevo” pubblicato sotto l’egida dell’ A.N.V.G.D. già nel 2003. I capitoletti relativi, “Giulio Nepote ultimo Imperatore d’Occidente” e “L’Impero romano d’Occidente si è estinto a Salona in Dalmazia nel 480”, si trovano da pag. 139 a pag. 145. E’ in corso di distribuzione  anche l’ultimo mio libro “Il confine d’Italia in Istria e Dalmazia” che ripete la storia da pag. 72 a pag. 74.
La tesi della legittimità di Giulio Nepote, che pure io ho sostenuto, non è legata comunque alla sua personale volontà di imperare da Salona , ma all’atteggiamento del Senato di Roma e al riconoscimento dell’Imperatore d’Oriente al quale Odoacre, sperando nel titolo di Patritius Magister utriusque militiae aveva mandato le insegne imperiali-ornamenta palatii.

Luigi Tomaz

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