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Ambasciatore a UI: sacrifici necessari (Il Piccolo 30 ott)

ROVIGNO Per l'ambasciatore italiano in Croazia Alessandro Pignatti Morano di Custoza tutti devono dare un contributo al superamento della crisi finanziaria ed economica che sta colpendo anche l'Italia. Lo ha dichiarato al termine della visita al Centro di Ricerche Storiche (Crs) precisando che l'Unione italiana non è stata presa di mira in maniera particolare, ma alla stregua di tutti i beneficiari del bilancio dello Stato. «È un brutto momento nel quale in attesa di tempi migliori dobbiamo fare qualche piccola economia», ha sottolineato l'ambasciatore che comunque si è detto non solo fiducioso ma anche ottimista sul fatto che all'ultimo momento la situazione cambierà in meglio. Come già dichiarato in occasione della sua recente visita in Istria, Alessandro Pignatti Morano di Custoza ha ribadito che i soldi erogati dallo Stato italiano a favore della Cni sono sicuramente spesi molto bene invitando chi ne dubitasse, a fare un sopralluogo. E non sono mancati i complimenti e gli apprezzamenti all'indirizzo del Crs, «un esempio di eccellenza nel suo specifico, nel particolare della documentazione storica riguardante l'Istria. Sicuramente nella regione è l'unico centro a tali livelli, frequentato da studenti, studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo». L'ambasciatore è rimasto molto colpito per le antiche carte geografiche, pezzi unici e originali, gelosamente custodite al CRS.

Ritornando ai tagli finanziari pari al 32%, il tema desta sicuramente apprensione e preoccupazione al Centro rovignese. Il suo direttore Giovanni Radossi tiene a precisare che l'istituzione è in forte espansione e che è impegnata in progetti di grande valenza sia per la Cni che per l'Italia per cui eventuali riduzioni dei finanziamenti avrebbero effetti molto dannosi. «Noi però siamo della ferma convinzione – precisa Radossi – che se tagli ci dovranno essere questi non dovrebbero venir apportati in maniera indiscriminata. Ci sono enti che hanno portato a termine in maniera seria i loro impegni investendo le risorse ottenute dalla Farnesina tramite l'Ui-UpT ed enti che invece i loro obblighi non li hanno presi di petto.Pertanto chi ha fatto va premiato e chi non ha fatto dovrebbe sopportare una penalizzazione maggiore».

Indipendentemente dalla ridistribuzione interna delle risorse in seno all'Ui, una boccata d'ossigeno sia per il Crs che per l'Irci (Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste) dovrebbe arrivare da un'apposita legge la cui proposta è stata presentata alla Camera dal deputato del Pd Ettore Rosato con il sostegno bipartisan di tanti colleghi della maggioranza e dell'opposizione. Concretamente si chiede il finanziamento di 100.000 euro all'anno per ciascuno dei due enti considerato che «gli esuli e i rimasti stanno assolvendo a un compito insostituibile, quello di conservare e diffondere, da prospettive diverse ma sinergiche,il loro retaggio prezioso di lingua, tradizioni,cultura e la memoria della complessa vicenda del nostro confine orientale».

(p.r.)

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