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Allarme incendi in Dalmazia (Il Piccolo 14 ago)

FIUME Torna l’allarme fuoco nella regione croata a maggior rischio incendi: la Dalmazia. Solo nella giornata di ieri, infatti, i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere il rogo scoppiato sabato scorso nei pressi del villaggio di Prokljan, alle spalle di Sebenico. Si è trattato del rogo dalle proporzioni più vaste scoppiato nel corso di tutta la corrente estate in Dalmazia e ha distrutto oliveti, macchia, querceti e altra vegetazione, per un totale di 300 ettari.

Nelle operazioni di spegnimento sono stati impegnati svariati velivoli antincendio e decine di vigili del fuoco professionisti e volontari di tutta la regione sebenzana. Le fiamme, a un certo punto, hanno minacciato da vicino un distributore di benzina, ma i soccorritori hanno fatto buona guardia, scongiurando il pericolo di esplosione. Si è verificato anche il rischio di chiusura di un segmento dell’autostrada Zagabria-Spalato, fra le località di Slosella (Pirovac) e Scardona (Skradin), invaso da un denso fumo con le fiamme a lambire la carreggiata. L’intervento di numerosi pompieri e di alcune autobotti ha fatto però la differenza, impedendo che la circolazione venisse bloccata. Ignota la causa all’origine del rogo.

Non è stato così, invece, sull’isolotto di Prezba, nelle immediate vicinanze di Lagosta (Lastovo), nella Dalmazia meridionale. La polizia ha infatti fermato e denunciato uno zagabrese di 34 anni, che con la sua famiglia stava trascorrendo le vacanze in questa piccola e verdeggiante isola. Si è scoperto che l’uomo, preparando incautamente una grigliata all’aperto, ha causato un incendio che ha ridotto in fumo 10 ettari di pineta e macchia, per danni ancora da stimare. Secondo le competenti autorità, è finita in cenere una pineta plurisecolare e le conseguenze sarebbero state ancora più gravi se non ci fosse stato il celere intervento di due aerei canadair e di un elicottero antincendio, giunti sopra Prezba a soli 45 minuti dall’allarme.

Per tutta la stagione estiva, intanto, in Croazia è severamente vietato accendere fuochi all’aperto. Non sono pochi, tuttavia, gli incauti (soprattutto gitanti e turisti, sia croati che stranieri) che non si attengono alle disposizioni.

Il ministro della Difesa croato, Branko Vukelic, ha visitato le unità antincendio dell’Aeronautica militare a Zemonico (Zemunik), nell’entroterra zaratino. «Abbiamo a disposizione venti velivoli antincendio, tra i quali undici aerei e nove elicotteri – ha detto il ministro – L’anno prossimo ne aggiungeremo altri due. Abbiamo e avremo una flotta aerea antincendio davvero notevole, tra le migliori in quest’area d’Europa. Sono convinto che in futuro non avremo più stagioni drammatiche legate ai roghi, per la sicurezza dei nostri cittadini e dei vacanzieri».

L’estate 2008 può comunque essere considerata alquanto tranquilla in fatto d’incendi e la conferma arriva anche dai vigili del fuoco istriani. Il loro comandante Dino Kozlevac ha fatto presente che, nei primi sette mesi dell’anno, l’Istria è stata interessata da 226 incendi all’aperto (il 41, 3 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Sono stati ridotti in cenere 81 ettari di terreno, superficie di gran lunga inferiore rispetto a quella bruciata da gennaio a luglio 2007 (270 ettari). Finora, il più grande rogo nella penisola è divampato vicino a Marzana, distruggendo 5 ettari di bosco ed erba.

Andrea Marsanich

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