Al Salone del Libro di Torino grande interesse per la storia dell’italianità adriatica

21.05.2025 – Recenti sondaggi hanno dimostrato che l’85% degli italiani sa finalmente che cosa sono le Foibe ed una percentuale inferiore ha cognizione delle drammatiche dinamiche dell’Esodo giuliano-dalmata. Per intercettare questa fetta di opinione pubblica, per fornire ulteriori conoscenze sulla storia dell’italianità adriatica non solo limitatamente alle tragedie del Novecento e per farsi conoscere meglio dai frequentatori delle grandi kermesse culturali, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ed il Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata sono state presenti alla XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.

In questa prestigiosa cornice si è, infatti, svolta l’edizione 2025 de La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, nella quale le associazioni promotrici hanno coinvolto non solo la Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati e le sigle che ne fanno parte, ma anche altre realtà che si occupano di storia e cultura dell’italianità adriatica e ne curano la diffusione. Oltre agli eventi ospitati presso lo stand ANVGD-CDM, ci sono state presentazioni di libri e tavole rotonde organizzate presso lo Spazio MIM, andando così a consolidare la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con la presentazione di applicazioni per smartphone dedicate alla storia della frontiera adriatica (ulteriore passo avanti nella collaborazione con Mazzanti Editore avviatasi a margine della mostra immersiva realizzata presso M9 – Museo del Novecento di Mestre), dando visibilità ai Viaggi del Ricordo che coinvolgono sempre più la comunità italiana autoctona in Istria, Carnaro e Dalmazia, illustrando l’Atlante dei Centri Raccolta Profughi realizzato dall’Istituto Parri e cui collaborerà anche FederEsuli e soffermandosi sulla didattica della frontiera adriatica tra nuove tecnologie e testimonianze. Le Regioni Friuli Venezia Giulia, Toscana e Piemonte hanno voluto organizzare insieme all’ANVGD presentazioni di pubblicazioni specifiche: Le foibe spiegate ai ragazzi di Greta Sclaunich, Da «santa» e «maledetta» a capitale europea della cultura. Gorizia tra confini, autonomia e cooperazione transfrontaliera a cura di Davide Lo Presti e Davide Rossi, La Patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana di Elio Varutti e Terra d’Istria di Bruno Zaro.

Tra i molti che si sono soffermati allo stand della Bancarella, che esponeva e diffondeva le pubblicazioni dell’associazionismo degli esuli giuliano-dalmati (libri, fumetti, cataloghi di mostre, atti di convegni, ecc.), ci sono stati anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, l’On. Piero Fassino ed il Direttore della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco, interessati non solo alle pubblicazioni esposte, ma anche ai pannelli che illustravano il progetto in corso di realizzazione a cura di FederEsuli di una mostra temporanea sull’Esodo giuliano-dalmata al Vittoriano di Roma, un complesso monumentale che annovera 4 milioni di visitatori all’anno.

Sempre folto il pubblico che ha assistito ai vari panel, che hanno spaziato su storia, letteratura, geografia, cinema e psicologia. L’evento clou si è svolto nel pomeriggio di sabato 17 maggio, con la tavola rotonda che ha affrontato gli anniversari che ricorrono nell’anno di Gorizia Capitale Europea della Cultura in tandem con Nova Gorica: 1915 (entrata dell’Italia nella Grande Guerra), 1945 (fine della Seconda Guerra Mondiale e seconda ondata di stragi delle foibe) e 1975 (Trattato di Osimo che fissò definitivamente il confine italo-jugoslavo). Coordinati dal giornalista del Corriere della Sera Antonio Carioti ne hanno parlato il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il Prof. Davide Rossi (Università di Trieste), l’On. Nicole Matteoni (componente della Commissione Cultura della Camera), l’Assessore regionale del Piemonte Maurizio Marrone, il Vicepresidente e Assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Mario Anzil e lo storico Gianni Oliva. Ne è emersa la necessità di ampliare la conoscenza di queste pagine di storia nella prospettiva della frontiera adriatica, ma tenendo ben presente l’attualità che parla di sinergia transfrontaliera dove ieri c’erano muri e confini, e contestualizzandole in una dimensione europea.

L’AIPI-LCPE ha presentato la nuova pubblicazione di Viviana Facchinetti  …perché i Vigili del Fuoco ci sono sempre. Trieste ed i suoi pompieri attraverso secoli di storia, cronaca e vita vissuta; l’AFIM-LCFE ha coinvolto illustri accademici nelle tavole rotonde dedicate agli scrittori fiumani Paolo Santarcangeli ed Osvaldo Ramous; l’ADIM-LCZE ha presentato guide turistiche di ieri (ristampa anastatica della guida Touring della Venezia Giulia del 1920 a cura di Coordinamento Adriatico) e di oggi (i lavori di Alberto Rizzi dedicati a Spalato e a Ragusa) nonché la nuova edizione di Istria Fiume Dalmazia Terre d’amore, compendio di storia adriatica della professoressa Adriana Ivanov; l’Associazione delle Comunità Istriane ha ricordato il proprio legame con il CLN dell’Istria e presentato un innovativo studio dedicato ai risvolti psicologici dell’Esodo nei giovani esuli. Apprezzate anche le sessioni organizzate coinvolgendo Società Dalmata di Storia Patria (prossima ai 100 anni di attività), Comitato 10 Febbraio (progetti Panchine Tricolori e Scaffali del Ricordo), Mailing List Histria (promotrice di un concorso per gli studenti delle scuole italiane in Istria) e Associazione Nazionale Dalmata (con la sua storica testata Rivista Dalmatica approdata all’online).

Spazio ai libri anche negli eventi promossi direttamente dall’ANVGD con la nuova edizione degli Atti dei convegni internazionali di Studi Dante Adriaticus (progetto che ha ottenuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica per il suo alto valore culturale) e con le pubblicazioni Italiani dimenticati. Viaggio nei drammi del Confine Orientale di Mauro Tonino, Il piroscafo Toscana. La nave dell’esodo da Pola di Alessandro Cuk, Dopo l’esodo. Da profughi a cittadini di Giovanni Spinelli, Fogolèr. Storia di una famiglia istriana di Grazia del Treppo e L’esodo giuliano dalmata in provincia di Taranto di Vito Fumarola.

Hanno completato il ricco programma le serate del Fuori Salone organizzate dal Comitato ANVGD di Torino presso il Circolo Culturale Istriani Fiumani Dalmati per parlare della mostra temporanea sull’Esodo al Vittoriano, dell’accoglienza e dell’integrazione dei profughi adriatici a Brescia e della nave Toscana, diventata uno dei simboli dell’abbandono di Pola nel 1947.

Lorenzo Salimbeni

 

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