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AISE – 091107 – Crucianelli visita Belgrado e Pristina

ROMA\ aise\ – Si è conclusa oggi, 9 novembre, la visita di due giorni del sottosegretario agli Affari Esteri, Famiano Crucianelli, a Belgrado e a Pristina, dove ha incontrato il primo ministro serbo Kostunica ed il suo vice Djelic ed il ministro per il Kosovo Samardzic.
L'eccellenza delle relazioni bilaterali e la questione del Kosovo sono state al centro dell'agenda dei colloqui. Crucianelli ha invitato le autorità serbe ad impegnarsi a fondo nelle tornate negoziali previste di qui al 10 dicembre, data in cui la Troika composta da Ue, Usa e Federazione Russa presenterà il rapporto finale al segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon.
Crucianelli ha anche fatto presente come la prospettiva europea della Serbia sia sempre stata caldeggiata dall'Italia nelle sedi comunitarie e che la recente sigla dell'Accordo di Associazione con l’Unione Europea sia un passo di rilievo in questa direzione.
"La delicatezza della questione kosovara è di tutta evidenza. Siamo consapevoli", ha dichiarato Crucianelli, "dei rischi connessi ad una soluzione non condivisa sullo status. Anche per questo Belgrado ha manifestato inquietudine per l'andamento del negoziato, nonostante gli sforzi della Troika". è, dunque, "essenziale", ha aggiunto Crucianelli, "che la Serbia, Paese centrale dell'intera regione, sia corresponsabilizzata nel mantenimento della stabilità nell'area".
A Pristina il sottosegretario della Faresina ha incontrato il presidente Sejdiu, il primo ministro Ceku e gli altri membri del team negoziale Thaqi, Surroi e Berisha. Nel corso della giornata trascorsa in Kosovo, Crucianelli si è intrattenuto anche con il rappresentante del segretario generale della Nazioni Unite Ruecker e con altri esponenti degli organismi internazionali presenti nella Provincia.
Crucianelli ha ribadito l'attenzione del Governo, così come del Parlamento, italiano verso l'area balcanica ed ha auspicato "uno sforzo importante di coordinamento finalizzato al mantenimento della stabilità in questa parte della regione". L'Italia è peraltro presente in Kosovo con circa 2300 militari ed "è pronta a fare la sua parte", ha confermato Crucianelli, "anche nell'ambito della prossima missione europea nel quadro della PESD".
"Il nostro Paese", ha proseguito il sottosegretario, "è parte dell'intera area, condivide il medesimo destino e si esprime con questi sentimenti anche Bruxelles, ogniqualvolta si discute di allargamento dell’Ue. Lo sforzo fin qui compiuto in termini di prospettiva europea per i Balcani occidentali deve rappresentare un incentivo alla crescita democratica, al rafforzamento della sicurezza e della stabilità".
"Per questo motivo lo snodo delle prossime settimane sarà della massima importanza. Coordinarsi sarà decisivo", ha consluso Crucianelli rivolgendosi al team kosovaro, "qualunque sia l'esito finale del negoziato". (aise)

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