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Aise – 051207 – A Rovigno la cooperazione transfrontaliera

Cinque Regioni italiane, una provincia autonoma, il Ministero degli Affari Esteri e 7 Paesi dei Balcani insieme per un nuovo programma di cooperazione. Sono la Toscana, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, il Piemonte e la provincia di Trento per la parte italiana. Per quella balcanica, invece i Paesi partner sono: Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kossovo, Albania, Macedonia e Montenegro. Per ciascuno di questi, il programma coinvolge municipi, città e Regioni.
L’iniziativa, che si intitola "Seenet 2" (South East Europe Network), prenderà il via operativo durante una due giorni di lavori che si tiene da domani 6 dicembre a Rovigno, in Croazia.
L’obiettivo del nuovo progetto, per il quale è previsto un impegno di circa 9 milioni di euro in tre anni (2008-20010) dei quali il 75% a carico del Ministero degli Affari Esteri e il restante 25% finanziato dalle Regioni, è quello di rendere più incisiva, grazie ad un progetto unitario, la cooperazione già avviata dalle regioni italiane in partnership con quelle balcaniche nel corso di questi anni. Per questo, le regioni effettueranno il coordinamento unitario dei singoli settori di intervento, mentre il coordinamento generale è affidato alla Regione Toscana e la segreteria del progetto è affidata ad Ucodep.
Gli assi di intervento saranno quelli del turismo rurale, culturale e ambientale, quello dei sistemi locali di piccole e medie imprese, la pianificazione territoriale e ambientale, e il sociale. La due giorni di Rovigno, alla quale prenderà parte per la Toscana, l’assessore regionale Massimo Toschi, si concluderà con l’approvazione del programma di interventi e la sigla di un documento comune da parte di tutti i soggetti aderenti.
"Questo programma – ha sottolineato l’assessore Toschi – rappresenta la prosecuzione delle attività di cooperazione che la Toscana e le altre regioni italiane hanno portato avanti da molti anni nella zona dei Balcani. Un lavoro che ha permesso, dopo il disastro della guerra, di ricostruire ponti, scuole, piazze, di dare il via a importanti progetti culturali come il Museo di Sarajevo, di rilanciare il tessuto delle imprese, valorizzare il territorio e creare nuovi percorsi turistici. Siamo chiamati ad un lavoro in rete, che vede coinvolte le istituzioni italiane e quelle balcaniche, e che vedrà protagonisti i soggetti locali nei singoli territori".
"Oggi c’è un passaggio drammatico legato al Kossovo – ha concluso Toschi –. Cerchiamo di riconciliare e non di separare. Vogliamo unire e non dividere". (l.p.\aise) 

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