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Aise – 050907 – Anvgd contro il tentativo della Croazia di appropriarsi di Marco Polo

ROMA\ aise\ – "Dopo la grottesca appropriazione del Bronzo di Lussino, esposto per mesi a Firenze come "Atleta della Croazia" e ora impolverato a Zagabria, la Croazia ci riprova per l’ennesima volta con Marco Polo, fornendogli il passaporto di cittadino croato a tutti gli effetti". Così Fabio Rocchi, Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) commenta la notizia data oggi da "La voce del Popolo" secondo cui "la Comunità Turistica Croata ha pubblicato 150 mila copie di una brochure e di un cortometraggio di 15 minuti nel quale vengono dichiarate le prove "scientifiche" della nascita di Marco Polo nell’isola dalmata di Curzola e la cui patria sarebbe quindi indiscutibilmente la Croazia".
"Tale ulteriore e risibile tentativo di appropriazione identitaria – scrive Rocchi – getta le radici nell’ignoranza storica più totale, sia perché Marco Polo è riconosciuto quale nato a Venezia dall’universalità degli studi e degli studiosi, sia perché, pur volendo attribuirgli origini familiari di Curzola, l’isola era al tempo territorio della Serenissima e la popolazione autoctona era di cultura latino-veneta; della Croazia non si sentiva ancora neanche lontanamente parlare".
"Questo pessimo tentativo di croatizzazione – commenta il segretario dell’Anvgd – dimostra una volontà, stavolta sì scientifica, di riscrivere la storia a proprio uso e consumo, regalando passaporti ai nomi eccellenti per farli propri su accattivanti depliant. Ci potrà cadere qualche ignaro turista, ma – conclude – la cultura e la storia sono tutt’altra cosa: si scrivono sui libri, non sui depliant". (aise)

 

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