ROVIGNO – Nella sala maggiore di Palazzo Milossa, sede della Comunità degli Italiani di Rovigno, è stato presentato il programma della 12.esima edizione dell’Italian Film Festival, manifestazione dedicata al cinema italiano, che inizierà domani sera e si concluderà il 9 agosto. Si tratta di un evento organizzato grazie alla collaborazione transfrontaliera tra la Comunità degli Italiani di Rovigno e il Circolo Lumière di Trieste, il Circolo del cinema di Adria e tutti gli affiliati all’FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema).
La conferenza stampa è iniziata con l’intervento del presidente della CI di Rovigno, Gianclaudio Pellizzer, che ha colto l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito con passione e dedizione a portare avanti una nuova edizione del festival nonostante la crisi economica. Il presidente ha anche sottolineato quanto la manifestazione sia importante per Rovigno e per la sua Comunità Nazionale Italiana, un evento che nel tempo è diventato un appuntamento immancabile sia per i cittadini che per i numerosi turisti italiani presenti in città. Cinzia Ivančić Russi, presidente del Comitato esecutivo della CI, ha ribadito che anche quest’anno tutte le proiezioni saranno gratuite, quelle serali si terranno all’estivo della CI di Rovigno, con inizio alle ore 21, mentre quelle pomeridiane nella sala maggiore di Palazzo Milossa. In caso di pioggia, le proiezioni serali avranno luogo al Teatro “Antonio Gandusio”.
RETROSPETTIVE DI RILIEVO Annunciato pure che la retrospettiva prevista durante le proiezioni pomeridiane è dedicata proprio a Gandusio, grande attore cinematografico e teatrale dell’Italia d’inizio XX secolo, che nacque a Rovigno il 28 luglio del 1873 e del quale verranno presentati 3 film. La retrospettiva comprenderà anche la proiezione di tre capolavori di Amedeo Nazzari, principale interprete del cinema melodrammatico italiano del dopoguerra.
I film in rassegna sono stati presentati da Alessandro Radovini, di Trieste, che assieme a Vittorio Sega firma la direzione artistica del Festival. Nelle proiezioni serali si avrà modo di vedere i film d’autore dell’ultima stagione cinematografica italiana, girati da registi di diverse generazioni che hanno in comune la particolarità di voler innovare e rinnovare la tradizione del cinema italiano.
UN PROGRAMMA MOLTO RICCO L’apertura del festival è prevista domani sera con il film “Io sono Li”, di Andrea Segre, che racconta di un’amicizia romantica e difficile tra una giovane donna cinese immigrata e un pescatore di origini slave; tra gli interpreti il famoso attore croato Rade Šerbedžija. Il giorno successivo, 3 agosto, saranno presentati due film di Lucio Pellegrini, “Figli delle stelle” e “Senza arte né parte”. Sabato, 4 agosto, ci sarà il film “Habemus Papam”, del grande Nanni Moretti; domenica sarà la volta de “Il gioiellino”, di Andrea Molaioli, mentre lunedì ancora una doppia proiezione, con “Sul mare”, di Alessandro D’Alatri, e “Dalla vita in poi”, di Gianfrancesco Lazzoti. Martedì sera è in programma l’evento speciale del festival con un film di produzione slovena dal titolo “Piran, Pirano”, di Goran Vojnović, che affronta la storia dell’italiano esule Antonio, del bosniaco Veljko, e della slovena Anica che si rincontrano nella città istriana a 50 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, che hanno vissuto da bambini ognuno con il proprio dramma personale. Le proiezioni si concluderanno l’8 e il 9 agosto con le commedie “Immaturi” e “Immaturi – Il viaggio”, di Paolo Genovese.
I FILM POMERIDIANI Per quanto riguarda le retrospettive pomeridiane, i tre film con Antonio Gandusio sono “La vispa Teresa” (3 agosto), “Marinai senza stelle” (5 agosto) e “Eravamo sette sorelle” (7 agosto). Per quanto concerne le tre pellicole con Amedeo Nazzari, per la regia di Raffaello Matarazzo, vedremo “Catene” (5 agosto), “Tormento” (6 agosto) e “I figli di nessuno” (9 agosto). Alle ore 18 di mercoldì (8 agosto) sarà presentato l’unico documentario di questa edizione, “Il secolo lungo”, firmato da Marina Catucci e Roberto Salinas, dedicato alla famosa astrofisica Margherita Hack, che è stata già gradita ospite della CI di Rovigno in diversi eventi.
La conferenza stampa si è conclusa con parole di ringraziamento verso i numerosi sponsor della manifestazione; il Festival si avvale, infatti, del patrocinio della Città di Rovigno, della Regione Istriana e della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Province di Trieste, dell’Ente per il turismo di Rovigno e delle Cooperative Operaie di Trieste.
Sandro Petruz
su “La Voce del Popolo” del 1. agosto 2012