Nel rispetto della tradizione – che data dai primi anni del dopoguerra e che ebbe inizio a Rapallo – anche quest’anno Licia Pian ha voluto organizzare per i fiumani della Riviera di Levante genovese la Celebrazione di San Vito, il Patrono di Fiume, che cade il 15 Giugno del Calendario, anche se l’atteso Radunetto è stato anticipato al Sabato 6 dato che la signora Licia ha anche organizzato un soggiorno di una ventina di persone a Fiume-Abbazia dal 14 al 23 Giugno. Il programma prevedeva alle ore 11 la Santa Messa nella Cattedrale di Recco e a seguire il pranzo nel rinomato ristorante “Da Alfredo”, al quale hanno partecipato 45 esuli. Tenuto conto dell’anticipato svolgimento della Festa, la partecipazione può essere considerata soddisfacente, merito anche del contributo di un’intervista al riguardo che Sandro Pellegrini, autorevole storico fiumano, ha rilasciato al quotidiano genovese “Il Secolo XIX”.
Padre Adolfo Hertzl, Rettore della Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni di Genova – ove si conserva il famoso e venerato Sacro Volto di Gesù (Mandilyon) di Edessa, conosciuto anche come la Sindone di Genova – ha ricordato San Vito della cui vita si conosce molto poco se non che era originario della Sicilia e che da giovinetto fu assegnato alle cure del pedagogo Modesto e della nutrice Crescenzia, entrambi cristiani, che lo convertirono alla vera religione. Egli ha anche voluto ricordare nelle sue preghiere tre benemeriti fiumani che recentemente sono venuti a mancare: Giulio Chinchella, Giovanni Ostrogovich e Padre Sergio Katunarich.
Il nostro Patrono Vito si dice che facesse prodigi da giovane e in particolare che guarisse dal male conosciuto come “Ballo di San Vito”, ma – siccome lui non voleva abiurare la sua fede cristiana – fu sottoposto al Martirio insieme a Modesto e Crescenzia. Per questo motivo tutti e tre sono accomunati nella nostra Festa del 15 Giugno quando la Cittavecchia era tutta rimessa a nuovo, illuminata e abbellita con festoni di lauro, avvolti col filo di ferro, e con le luminarie che arrivavano dal Giappone. Ogni piazzale o fondo che era in bella posizione veniva utilizzato per fare composizioni che partecipavano ai concorsi cittadini. Avevano luogo gare sportive in varie discipline, tra cui la traversata a nuoto del Porto partendo dall’imboccatura del Molo Palermo con arrivo davanti alla Riva dei Bodoli. E il clou era la Piazzetta San Micel, nel cuore della Gomila, dove i pompieri alzavano il Palo della Cuccagna, unto e bisunto di sego, e tanta gente applaudiva i volontari che si cimentavano nella conquista dei premi posti in cima al palo.
Molto in voga era anche l’invocazione ai tre Patroni da parte delle giovani adolescenti. San Vito, trovime marito. Modesto, vedi de far presto. Crescenza, non posso star senza. I Partecipanti: Pian Licia, Caprile Susanna, Descovich Natalia, Perelli Ernesta, Stipcich Mirella, Erlacher Flavia, Favaloro Sergio, Stella Antonietta, Rastelli Massimo, Bartolaccini Gianna, Bartolaccini Mafalda, Yvosich Larsen, Yvosich Miriam, Taffelli Franco, Lust Ferruccio, Gardella Alma, Decleva Rodolfo, Compassi Orietta, Negoveti Mario, Vosila Ines, Zagabria Maris, Mihailovich Maria Grazia, Gallo Alessandro, Petricich Liliana, Bucich Annamaria, Bucich Alessandro, Celli Ennio, Celli Claudia, Bobbio Giuliano, Bobbio Valentina, Radmann Emerico, Padre Adolfo Hertzl, Pellegrini Alessandro, Africh Egle, Inamo Giuseppe, Ratti Gigliola, Martini Silvana, Corak Marzia, Savino Claudio, Draghicevich Elisabetta, Budicin Marco e 4 Famigliari.
Rudi Decleva