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A Monfalcone stele in ricordo degli Infoibati (Messaggero Veneto 24 ago)

MONFALCONE. È imminente la concretizzazione del Partenariato territoriale
tra Monfalcone e Umago, partenariato che assume un importante valore politico visto che, infatti, è la prima volta che un territorio per lunghi decenni fonte di pesanti controversie (la ex Zona B) e un territorio della vicina Italia progettano rapporti di partenariato, in un’ottica quindi europea e anticipatrice in qualche modo della istituenda Euroregione. Cambio di rapporti e di clima politico che verrà testimoniato anche dall’intitolazione di una via che, in un vicino futuro, Monfalcone dedicherà all’Istria nel nuovo quartiere Parco Rocca.

E dalla collocazione di una stele monumentale a ricordo degli scomparsi nelle foibe: atti simbolici finalizzati a dare slancio alle concrete politiche di partenariato.

Che i rapporti siano ottimi e che si stia procedendo sulla strada della collaborazione viene spiegato dal consigliere comunale di Monfalcone, Fabio Del Bello, che nei giorni scorsi ha effettuato una visita a Umago, dove ha incontrato il vicepresidente regionale Bernich, l’amministrazione comunale, il presidente e la dirigenza della Comunità degli italiani e il direttore della Marina Aci: sono state riconfermate l’attenzione e la stima «che i nostri connazionali residenti nella vicina penisola rivolgono al nostro comune».

Al di là degli aspetti amministrativi e concreti che potranno essere sviluppati a seguito dell’imminente varo del rapporto di Partenariato territoriale (proposto da Monfalcone) e dell’attuazione della Lettera d’intenti (proposta da Umago), da parte degli interlocutori è stato sottolineato il valore politico dell’azione che si sta prospettando, visto che appunto è la prima volta che si allacceranno rapporti di partenariato tra zone che in passato hanno avuto difficoltà di rapporti. «Questa grande proposta, meritoriamente sollevata dal precedente presidente regionale Riccardo Illy, a mio avviso, se messa in atto, costituirà veramente il superamento definitivo della cosiddetta questione adriatica che ha avvelenato a lungo i rapporti tra territori che fino ai primi del Novecento avevano tranquillamente convissuto in pace», osserva Del Bello, che sottolinea come la situazione potrebbe avere esiti ancora migliori se anche tra enti locali si rinsalderanno e si riannoderanno relazioni nei vari
campi.

«Si parte normalmente dalla cultura e dallo sport, per poi approdare alla tutela ambientale e quindi allo sviluppo economico. I nostri interlocutori istriani sono inoltre molto interessati a recepire il know-how amministrativo sviluppato dal Comune di Monfalcone in taluni settori quali le politiche europeistiche, le partecipate, l’informatizzazione». «A più lunga scadenza, da parte nostra, potrebbe essere interessante confrontarsi con la loro professionalità in ambito turistico : si potrebbero altresì immaginare uno scambio e un raccordo collaborativo con le future nuove terme romane, ove potrebbero essere convogliate via mare – conclude Del Bello – quote del loro flusso turistico».

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