28.08.2025 – Il 18 agosto 1946 avvenne sulla spiaggia polesana di Vergarolla la strage con il più alto numero di vittime civili nella storia della Repubblica italiana, nata in seguito al referendum istituzionale svoltosi poche settimane prima. L’esplosione di un mucchio di mine marine recuperate dai fondali del porto di Pola, disinnescate ed accumulate a Vergarolla appunto provocò una carneficina tra gli spettatori della manifestazione sportiva organizzata quel giorno dalla Società Nautica Pietas Julia, storico sodalizio sportivo e patriottico cittadino.
Oltre 100 furono i morti, ma non fu possibile stabilire una cifra esatta, tanto i corpi erano stati devastati dall’esplosione: solamente 64 salme furono identificate, decine furono i feriti, molte donne e tanti bambini rientrarono nel novero delle vittime. Le indagini promosse dalle autorità britanniche (dal giugno 1945 Pola era , assieme a Trieste e a Gorizia, sotto amministrazione militare anglo-americana in attesa della Conferenza di Pace) non individuarono i colpevoli dell’innesco dell’esplosivo, ma l’opinione pubblica italiana locale pensò subito all’OZNA, la polizia segreta del Maresciallo Tito, che già nella primavera del 1945 durante la breve occupazione del capoluogo istriano era stata protagonista di sequestri, interrogatori e sparizioni di centinaia di oppositori del progetto annessionista jugoslavo e di rappresentanti della classe dirigente democratica e patriottica italiana.
Ciononostante, sulla stampa nazionale la tragica vicenda e le cerimonie commemorative faticano a trovare spazio.
Il quotidiano Avvenire è uno dei pochi a tiratura nazionale a dare sempre risalto a tale triste ricorrenza, grazie agli articoli di Lucia Bellaspiga, esule istriana di seconda generazione, la quale quest’anno ha scritto La verità sulla strage di Vergarolla e il documentario che la racconta:
https://www.avvenire.it/agora/pagine/un-nuovo-documentario-rai-per-la-strage-di-vergarolla
Le testate del Gruppo Athesis (L’Arena di Verona, Bresciaoggi e Gazzetta di Mantova) hanno pubblicato un podcast nella rubrica Tabula Mundi, in cui il direttore Massimo Mamoli ha raccontato con dovizia di particolari l’accaduto:
https://www.spreaker.com/episode/vergarolla-l-origine-e-la-storia-dietro-una-parola–67248127
Tiziano Bellini (Delegato provinciale di Cremona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) è stato intervistato a tutta pagina dal quotidiano La Provincia ed ha fornito una precisa ricostruzione dei fatti di Vergarolla citando ampiamente la testimonianza dell’esule polesano Claudio Bronzin.
La redazione RAI del Friuli Venezia Giulia ha non solo dedicato un servizio alle cerimonie svoltesi a Pola lunedì 18 agosto (https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2025/08/79-anni-fa-la-strage-di-vergarolla-lesplosione-uccise-almeno-65-persone-a-pola-34ab5309-6663-4bdf-b738-b672b7b7cfb0.html), ma ha pure diffuso il documentario Vergarolla. La strage cancellata che può essere visto su Rai Play:
L’agenzia ANSA ha narrato la vicenda, ricordato la figura esemplare del dottor Geppino Micheletti e segnalato la partecipazione della senatrice Tatjana Rojc (PD) alle celebrazioni e che la deputata Nicole Matteoni (FdI) ha depositato un disegno di legge in cui chiede che il 18 agosto divenga ufficialmente giornata dedicata alla commemorazione di Vergarolla:
Adnkronos ha invece rilanciato un comunicato del presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti, il quale ha trovato presso l’Archivio di Stato di Roma un documento ufficiale statunitense del 1946 «che getta nuova luce sulla strage della spiaggia di Vergarolla, avvenuta a Pola il 18 agosto 1946» confermando l’ipotesi dell’attentato:
La testata online Orizzonte Scuola ha ripreso le dichiarazioni di Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, la quale ha invitato le scuole a dedicare momenti di approfondimento a questa pagina di storia patria:
Il Gazzettino di Venezia ha rilanciato la dichiarazione del Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, «abbiamo il dovere di non lasciare all’oblio la tragica morte di un centinaio di persone, tra i quali numerosissimi bambini, perché come ha detto Primo Levi: se la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità, a che serve la memoria?»:
Il deputato milanese Andrea Mascaretti, uno dei promotori del “Premio dott. Geppino Micheletti”, che onora l’esempio e la memoria del chirurgo che si prodigò per cercare di salvare più vite possibile nell’ospedale Sartorio di Pola, pur sapendo che tra le vittime c’erano anche i suoi due figli, ha rilasciato una dichiarazione ripresa dal sito La voce del Patriota:
Ampio spazio sulle colonne del Secolo d’Italia:
La testata romana il Mamilio è sempre attenta alle ricorrenze collegate alla storia della frontiera adriatica e anche in questa circostanza ha dato spazio all’anniversario di Vergarolla:
18 agosto 1946: la strage di Vergarolla e la carneficina dimenticata
Le dichiarazioni dei rappresentanti politici del Friuli Venezia Giulia hanno trovato spazio sul sito ilFriuli.it:
https://www.ilfriuli.it/cronaca/strage-di-vergarolla-79-anni-fa-lattentato-a-pola/
Significativo l’articolo che Taranto Sera ha dedicato alla ricorrenza, evidenziando il cospicuo numero di bambini rimasti uccisi a Vergarolla:
https://tarantosera.it/2025/08/18/la-strage-dimenticata-di-vergarolla/
Napoli Sera ha invece pubblicato integralmente il testo dell’intervento di Ennio Forlani (Presidente del Consiglio della Minoranza Italiana della Regione Istriana) alla cerimonia istituzionale su interessamento di Giuseppe Bellantonio e Paolo Battaglia La Terra Borgese, Presidente e Storico dell’Accademia di Alta Cultura:
https://www.napolisera.it/wp/2025/08/26/18-agosto-2025-la-terribile-strage-di-vergarolla-pola/
Anche Leccenews24 ha voluto ricordare il 79° anniversario della strage:
https://www.leccenews24.it/attualita/editoriale-donato-maglio-strage-di-vergarolla.htm
Alla vigilia dell’anniversario, il sito Vareseinluce ha pubblicato una riflessione sulla strage di Vergarolla:
Ampio resoconto del quotidiano triestino Il Piccolo, che ha poi pubblicato un approfondimento di Renzo Codarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani fiumani e dalmati:
https://www.ilpiccolo.it/balcani/strage-vergarolla-pola-divide-ancora-v46r97qj
Venendo alle testate italofone nell’Adriatico orientale, Radio Capodistria ha dato risalto alle polemiche che hanno fatto seguito alla cerimonia:
La rubrica in lingua italiana Ventiquattro della testata online Istra24 ha pubblicato sull’argomento due articoli a firma di Silvio Forza. Dapprima un’intervista a Bruno Castro, 92enne polesano emigrato in Canada che quella terribile domenica 18 agosto 1946 si trovava a Vergarolla:
E poi c’è una riflessione sulla necessità di riaprire il dossier e trovare finalmente mandanti ed esecutori della strage:
https://www.istra24.hr/ventiquattro/ecco-coss-che-penso-sul-fato-tremendo-de-vergarola
Il quotidiano fiumano La Voce del Popolo ha non solo fornito un ampio resoconto della cerimonia istituzionale (organizzata dal Comune di Pola in collaborazione con la Comunità degli Italiani cittadina e soprattutto con l’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio)
https://lavoce.hr/attualita/vergarolla-una-strage-di-innocenti-ancora-avvolta-nel-mistero
ma ha anche dato spazio ad un approfondimento di FederEsuli
https://lavoce.hr/attualita/vergarolla-2025-79-anni-dopo-nel-ricordo-delle-vittime
ad un comunicato dell’Associazione Fiumani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
https://lavoce.hr/attualita/vergarolla-senza-pace-forse-chiede-solo-silenzio
ed alla Riflessione dello storico e giornalista Ezio Giuricin:
https://lavoce.hr/editoriali/la-riflessione-vergarolla-le-guerre-non-finiscono-mai
Il sito istituzionale della Città di Pola ha, infine, fornito risalto alla cerimonia del 18 agosto, sia nella versione in croato, sia in italiano:
Rassegna stampa a cura di Lorenzo Salimbeni, Responsabile Comunicazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
