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30ott12 – Le responsabilità dello Stato italiano sui contributi

La Mailing List Histria, gruppo di discussione in Internet con il sito di riferimento www.mlhistria.it, ha inviato un messaggio a tutti i parlamentari con lo scopo di sensibilizzarli contro l’azzeramento, inserito nella legge di stabilità elaborata dal governo Monti, dei contributi alle associazioni degli Esuli Giuliano-dalmati e alla Minoranza italiana autoctona di Istria, Fiume e Dalmazia. Riportiamo, qui di seguito, il testo del messaggio.

 

Gentile Onorevole,


siamo venuti a conoscenza del fatto che la legge di stabilità elaborata dal governo Monti prevede il taglio di tutti i finanziamenti erogati a beneficio sia delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati e dei loro discendenti che delle comunità italiane autoctone residenti in Istria, a Fiume, nel Quarnero ed in Dalmazia.


Questo provvedimento che si accinge ad essere approvato dai due rami del Parlamento ci indigna profondamente e ci pone di fronte al baratro rappresentato dalla morte di quei sodalizi che, attraverso il loro operato quotidiano, mantengono vive la storia, la cultura e le tradizioni di un popolo disperso ai quattro angoli del globo e straziato dalle conseguenze politiche ed economiche di una guerra la cui responsabilità certamente non ricadeva sulle povere genti residenti lungo i lembi più orientali d’Italia.


Allo stesso modo lo Stato italiano non si è certamente fatto sfuggire l’occasione di barattare, a suo tempo, i beni degli esuli giuliano-dalmati, oggi valutabili in centinaia di miliardi di euro, per cederli all’allora Jugoslavia per pagare i debiti di una guerra persa da tutto il popolo italiano. Ci chiediamo pertanto con quale senso morale questo governo e questo Parlamento potranno negare ai sodalizi di cui sopra i fondi necessari per continuare a sopravvivere a fronte delle responsabilità morali e materiali che lo Stato italiano ha nei confronti di una parte non irrilevante dei suoi cittadini i quali ancora attendono una vera giustizia rispetto i torti e le malversazioni subiti sia morali che materiali.


Auspichiamo pertanto che Lei possa farsi nostro portavoce ed opporsi con tutte le sue forze ad un tale provvedimento che rappresenterebbe il colpo di grazia contro le genti istriane, fiumane e dalmate di cui l’Italia si renderebbe pienamente responsabile rispondendone non solo davanti agli elettori ma anche di fronte alla Storia.


(fonte “la Voce del Popolo” 29 ottobre 2012)

 

 

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