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30 mar – Il bilancio della ”Bancarella” a Roma

La Bancarella- Salone del libro dell’Adriatico orientale, si conferma come format per l’esportazione nazionale. La seconda edizione Pillole di Bancarella, tenutasi dal 20 al 22 marzo a Roma, ha soddisfatto infatti le aspettative dei principali organizzatori, Centro di documentazione multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste e comitato provinciale Anvgd di Roma, creando quella sinergia di intenti culturali e di relazioni interne alla grande comunità istriana che si sperava fin dall’inizio di poter stimolare. Come ricordato oggi dal presidente del CDM, Renzo Codarin, alla conferenza stampa indetta a Trieste al caffè Tommaseo per trarre un bilancio dell’evento, “Il passaggio di circa 5000 persone in una città come Roma non può che essere un dato molto positivo”.

Così attraverso i libri, la cultura, l’amore per una terra comune o per un luogo da scoprire si diffonde una facilità di dialogo che non è sempre facile riscontrare in quest’ambito. “E’ proprio attraverso la bellezza della letteratura, che può scorrere accanto alla storia, che si può uscire dalle sole tematiche della nostalgia, del dolore e del ricordo, superando le abituali istanze dell’Esodo, del dopoguerra, delle vicissitudini politiche”- ha affermato Rosanna Turcinovich Giuricin (CDM) che insieme a Donatella Shurzel dell’ANVGD  ha tenuto le fila dell’esperienza romana.

Alla manifestazione ha partecipato anche la giornalista Rossana Poletti, istriana di origine, che di questa parentesi ha detto: “Il libro alle volte è un po’ anche un pretesto che serve ad una comunità per incontrarsi. Per noi cinquantenni, nati in Italia o all’estero ma da genitori che hanno vissuto l’esodo, è interessante conoscere le esperienze di chi ha vissuto, ad esempio, nel quartiere giuliano-dalmato di Roma o a Fertilia, ed è una comunicazione che avviene nella nostra lingua: il dialetto. Questo è anche un modo per uscire dalle dinamiche istituzionali che toccano il mondo della diaspora per interagire fra di noi e contemporaneamente, per aprirci all’esterno ed esportare una cultura della conoscenza”.

Quindi l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco, presente anche lui all’evento romano, ha sottolineato che gli intenti della Bancarella sono un tassello di una “missione complessiva, che serva a far capire che l’Esodo non è una questione “geografica” che interessa solo chi è stato coinvolto direttamente. Piuttosto – ha rimarcato-  qui si parla della “questione italiana” per eccellenza del Dopoguerra, che molto può avere da insegnare alle nuove generazioni. Guardando invece al futuro- ha concluso- oggi è importante incentivare lo sviluppo degli scambi economici e culturali con l’Adriatico orientale”.

Su questo punto Rosanna Turcinovich ha chiuso la conferenza stampa affermando “è proprio nel quadro di una ricomposizione tra Esuli e rimasti, solco nel quale si è mosso diverse volte anche il senatore Lucio Toth, che possiamo soddisfare quella necessità di evoluzione di un ambito che necessita di non perdere le proprie radici”.

Ricordiamo infine che La Bancarella- Salone del Libro dell’Adriatico Orientale ha organizzato, dal 2006,  tre edizioni complete del format a Trieste e una prima trasferta a Torino nel 2008, con le Pillole di Bancarella al prestigioso Circolo dei lettori.  Le seconde “Pillole di bancarella”, come nel caso piemontese, hanno trovato ospitalità nell’altrettanto autorevole complesso dei Dioscuri a Roma (nei pressi del Quirinale).

La partecipazione all’evento è stato il dato più significativo. Il mondo dell’associazionismo ha partecipato massivamente rendendo le conferenze brevi ma intense e numerose, proprio per dare lo spazio a tutti di esprimersi in un ambito solitamente diviso e frammentato.

La manifestazione è stata promossa con il contributo del MIBAC, del Comune di Roma, delle Poste italiane e dell’Eraple (ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati).

Emanuela Masseria su www.arcipelagoadriatico.it

 

(due istantanee della conferenza stampa a Trieste – foto CDM)

 

 

 

 

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