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28set12 – Istria, il bilinguismo all’esame di Vandoren (UE)

Più attenzione alle minoranze. È il tema clou della visita di Paul Vandoren, capo della missione dell’Unione europea in Croazia Paul Vandoren, alla Comunità degli italiani di Pola. Ad attendere Vandoren c’erano il presidente Fabrizio Radin, la vicepresidente della regione Viviana Benussi, l’assessore regionale per la Collaborazione internazionale Oriano Otocan, il deputato italiano Furio Radin e l’ambasciatrice italiana a Zagabria Emanuela D’Alessandro. La situazione degli italiani è stata illustrata da Benussi che si è soffermata in particolare sul bilinguismo.

 

Al discorso si è allacciato Furio Radin dicendo che l’affissione di ogni cartello bilingue ha comportato fatica e sudore: «Sicuramente l’Istria è la terra dove il bilinguismo viene applicato meglio che in altre parti della Croazia. Ma non viene ancora attuato in modo accettabile». Radin ha fatto l’esempio di Albona dove inspiegabilmente il bilinguismo è limitato al centro storico mentre manca il cartello segnaletico recante il nome italiano della località a differenza ad esempio di Pola, Rovigno, Parenzo, Visinada, Umago, Buie, Verteneglio ecc. Vandoren ha risposto dicendo che i diritti minoritari sono sempre il frutto di tante battaglie che non finiranno mai. Ha quindi inviato un messaggio ai giovani invitandoli ad imparare le lingue presupposto base nella prospettiva occupazionale.

 

(fonte “Il Piccolo” 28 settembre 2012)

 

 

 

L’applicazione del bilinguismo nell’Istria oggi croata, questo il tema dell’incontro a Pola Vandoren- Comunità Nazionale Italiana (foto www.ipress.hr)

 

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