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27nov12 – In Croazia arriva la stangata sulle case

Anche in Croazia arriva la stangata sulla casa. Il ministro delle Finanze Slavko Linic ha illustrato la riforma che sarà operativa dal prossimo mese di aprile. È così quella che prima era una sorta di Ici diventa una vera e propria tassa di proprietà che sarà calcolata non più in base ai metri quadrati, ai vani e alla ubicazione dell’immobile, bensì sul valore reale della casa stessa. Lo sconto fiscale sarà pari al 30% del valore mentre la tassa sarà pari all’1,5% dello stesso al netto delle varie esenzioni. E chi ha la proprietà di un immobile in cui non abita ma lo ha sfitto o in affitto verrà a sborsare un importo venti volte superiore a quanto pagava oggi.

 

Il ministro Linic non ha dubbi: così a pagare di più saranno i ricchi, quelli che sono proprietari anche di veri e propri imperi immobiliari mentre per il cittadino “normale” l’importo sarà di poco superiore a quanto versato oggi alle casse comunali. Va sottolineato che l’intero ammontare del tributo immobiliare finirà nelle casse delle amministrazioni locali e non come avviene, ad esempio, per l’Imu in Italia. Il quotidiano Jutarnji List ha fatto anche alcune stime in base ai nuovi parametri di tassazione.

 

Così è stato calcolato che per una prima casa nel centro di Zagabria di 110 metri quadrati con la nuova imposta si pagherà dai 130 ai 320 euro di imposta a seconda delle facilitazioni che saranno decise dal Comune su criteri da definire (reddito, nucleo famigliare ecc.). Oggi si pagano 152 euro. Il governo ha dato mandato ai comuni di poter garantire facilitazioni per la prima casa dal 88 al 95%, per la seconda casa o “vikendica” come la chiamano in Croazia la forbice va dal 70 all’85%, mentre la stangata vera e propria cade sul capo di chi possiede case o appartamenti in cui non vive né utilizza per il week-end o per le ferie estive. Qui non ci sono agevolazioni di sorta e il responso è pesante: si pagherà fino a 20 volte di più di quanto versato fino a oggi. Il valore dell’immobile su cui scatterà la tassa sarà quello di mercato e sarà aggiornato ogni cinque anni.

 

Il ministro delle Finanze ha parlato chiaro: «È ora di finirla – è sbottato – con queste stupidaggini socialiste». «Finora non siamo riusciti a fare risparmi nel bilancio dello Stato, è vero, e adesso dobbiamo trovare 1,6 miliardi di kune (220 milioni di euro) per pagare gli stipendi dei pubblici dipendenti. Perché questo surplus? Perché dobbiamo pagare gli aumenti stabiliti dai contratti collettivi di lavoro che il precedente governo ha firmato per paura e per accordi sotterranei con i sindacati senza tener presente della situazione di crisi in cui già si operava. Solo nel settore dell’istruzione dobbiamo versare 146 tipi diversi di integrativo, dico 146».

 

Ma i popolari non ci stanno, applaudono al Parlamento ironicamente il ministro e la coalizione di centrosinistra scricchiola. Il Pil in Croazia dovrebbe subire una diminuzione attorno all’1,7% anche se, come sostiene Linic, ci sono buoni risultati nell’ultimo trimestre di quest’anno. Il governo vuole proseguire nella sua politica economica e finanziaria di rigore per riuscire a riportare il Paese entro il limite di Maastricht del 3% per il rapporto deficit-Pil. La spesa nominale di quest’anno, ha spiegato ancora Linic, è diminuita di un miliardo di kune rispetto al 2011 e «contatteremo di nuovo i sindacati per cercare assieme l’accordo su una diminuzione degli stipendi per i funzionari statali nel 2013».

 

Tornando alla tassazione sugli immobili Linic ribadisce come questa andrà a pesare in primis nelle tasche dei grandi possidenti mentre per le famiglie con la loro prima casa non ci saranno grossi aggravi. Il nuovo sistema di imposizione poi, basato sul reale valore di mercato dell’immobile di proprietà secondo il ministro delle Finanze avrà un’azione calmieratrice del mercato immobiliare e favorirà la concorrenzialità tra le imprese edili che costruiranno nuovi lotti abitativi.

 

Mauro Manzin

“Il Piccolo” 24 novembre 2012

 

 

 

Il ministro croato delle Finanze, Linic (foto www.wordpress.com)

 

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