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27 mar – Ballarini a Giovanardi: no negazionismo perseguito per legge

Interviene anche Amleto Ballarini, Presidente della Società di Studi Fiumani, sulla contestata proposta di punire per legge i "negazionisti" sulle Foibe. Lo fa scrivendo al Sottosegretario Carlo Giovanardi, che nei giorni scorsi aveva diffuso le sue opinioni espresse in una lettera indirizzata al nostro presidente Toth.

Ecco la missiva di Ballarini a Giovanardi.

Egregio Senatore,
in merito alla Sua del 17.2.2010 inviata al sen. Lucio Toth e ricevuta da noi per conoscenza, devo dirLe con la nostra abituale franchezza che il negazionismo dell’esodo e delle foibe  non credo debba essere perseguito a norma di legge.

Mi sembra che in tanti anni di silenzio sulla stampa e nelle scuole italiane le associazioni dell’esodo hanno lavorato in solitudine per offrire al popolo italiano un’ampia informazione sulla nostra storia. Per quanto riguarda la nostra Società continuiamo, come Lei ben sa, a diffondere il nostro messaggio culturale non solo in Italia ma anche nelle nostre terre di origine. Tanto è vero che il nostro istituto, grazie al Ministero per i beni culturali e il Ministero degli esteri della Repubblica Italiana, ha potuto concludere con la collaborazione del governo croato e con la partecipazione attiva dell’Istituto Croato per la Storia di Zagabria una ricerca delle vittime italiane, bilingue (italiano e croato), di Fiume e dintorni dal 1939 al 1947. L’opera fu presentata con grande evidenza sia presso l’Istituto Croato per la Storia di Zagabria sia presso l’Archivio di Stato di Roma nel 2003 ( presente tra i relatori anche il sen. Toth). Viene spontanea una domanda: perché altre associazioni simili alla nostra non hanno seguito la stessa strada? Si dirà che la Slovenia rappresenta ancora un ostacolo. Ma come mai noi abbiamo avuto anche un contributo documentale di un ricercatore sloveno, che era il direttore del museo di Lubiana?

Noi ci siamo sempre dichiarati disposti ad allargare la ricerca storica negli altri territori a patto di avere l’adeguato sostegno finanziario e diplomatico, nonché quello di valenti ricercatori. Se lei vorrà coinvolgere la nostra istituzione e volesse farci visita per prendere atto del nostro patrimonio culturale e artistico ne saremmo onorati. Rimaniamo pertanto a disposizione  anche per altri ambiti di ricerca e di divulgazione e in tal senso possiamo rassicurare il sen. Toth che non abbiamo alcuna difficoltà a collaborare con lui  per quanto gli sta a cuore.

Amleto Ballarini

 

 

 

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