La crisi che sta interessando l’Italia viene seguita con particolare attenzione in Croazia, specie dagli operatori turistici. Gli italiani sono collocati per tradizione sul podio delle presenze turistiche nell’ex repubblica jugoslava, dietro soltanto a tedeschi e sloveni e davanti agli austriaci. L’anno scorso la Croazia ha potuto contare sull’arrivo di un milione e centomila vacanzieri dal Bel Paese, che hanno realizzato circa 4 milioni di pernottamenti.
Cifre considerevoli, strategicamente molto importanti per il settore ricettivo e di riflesso per l’economia nazionale. Sono però numeri che difficilmente si ripeteranno nel 2012 in quanto le prenotazioni dei potenziali ospiti italiani e la vendita di pacchetti sono praticamente inesistenti, bloccate dal periodo che ha preceduto Pasqua. Ma qualche spiraglio di speranza c’è e anche l’anno scorso, nonostante la recessione, si è registrato il record di presenze di villeggianti italiani in Croazia. «Il nostro Paese potrebbe addirittura approfittare dal calo d’interesse degli italiani verso le puntate all’estero», è quanto dichiarato da Boris Zgomba, presidente dell’Associazione croata delle agenzie viaggio.
(fonte “Il Piccolo” 24 maggio 2012)
Una parziale veduta di Sebenico
