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24lug12 – UE, la via di Zagabria sotto le forche caudine slovene

Il nodo della Banca di Lubiana continua a pesare sui rapporti tra Slovenia e Croazia. Ha suscitato scalpore a Zagabria la dichiarazione del capo della diplomazia slovena, Karl Erjavec, secondo la quale esiste la reale possibilità che la Slovenia non ratifichi il Trattato di adesione croato all’Unione europea, se la Croazia non accetterà di risolvere il problema del debito della vecchia Banca di Lubiana nell’ambito dei negoziati sulla successione dell’ex Jugoslavia. La posizione espressa da Erjavec è completamente diversa rispetto ai punti di vista manifestati finora dal governo croato, di cui si è fatta portavoce a Brioni anche il ministro degli Esteri Vesna Pusić a margine dell’incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki-moon. Zagabria ha sostenuto ripetutamente che la controversia sulla Banca di Lubiana non va collegata alla ratifica del Trattato di adesione.

 

A questo punto gli occhi sono puntati sull’incontro odierno a Bruxelles tra Karl Erjavec e Vesna Pusić dal quale si attende un chiarimento sulla questione. I capi delle due diplomazie avranno l’occasione di discutere del problema a margine della sessione dei ministri degli Esteri europei e dell’incontro sull’istituzione della Macroregione adriatico-ionica.

A rendere “problematica” la ratifica del Trattato di adesione croato all’Unione europea, come sottolineato da Erjavec, è anche il fatto che il via libera dev’essere dato con la maggioranza dei due terzi: è possibile che non si riesca a raggiungere questa maggioranza se prima non verrà risolto il nodo della Banca di Lubiana, ha avvertito il ministro degli Esteri sloveno.

 

Ricordiamo, in questo contesto, che sarà Zdravko Rogić l’esperto croato che avrà il compito di proporre assieme al rappresentante sloveno Franc Arhar una soluzione al nodo dei risparmi della vecchia Banca di Lubiana trasferiti in altri istituti di credito negli anni novanta. La nomina di Rogić è stata decisa dal governo di Zoran Milanović in conformità all’accordo intercorso a margine del recente Croatia summit a Ragusa (Dubrovnik) tra i ministri degli Esteri, Karl Erjavec e Vesna Pusić, i quali avevano proposto che fosse una task force di due persone a ricercare le vie per superare il nodo della Banca di Lubiana. Zdravko Rogić è uno dei più illustri esperti finanziari croati; ha svolto anche le funzioni di governatore della banca centrale tra il 1990 e il 2000 ed è stato impegnato nell’ambito delle trattative per la successione dell’ex Jugoslavia. La Slovenia, va rilevato, considera controversi soprattutto gli ultimi sviluppi della vicenda legata alla Banca di Lubiana, ovvero le denunce sporte nei confronti della stessa dalla Zagrebačka e dalla Privredna banka.

 

Dario Saftich

“la Voce del Popolo” 23 luglio 2012

 

 

 

Zagabria, una manifestazione di euroscettici (foto www.img.ibtimes.com)

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