Nella sua ultima riunione prima della pausa estiva, la Giunta esecutiva dell’Unione italiana ha dato disco verde ai progetti approvati dalla Commissione tecnico-scientifica del Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali in riferimento ai mezzi stanziati a favore delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati residenti in Italia. C’è però un’eccezione che sicuramente darà adito a qualche polemica. Ossia su proposta del presidente della Giunta Ui, Maurizio Tremul è stato deciso di non appoggiare le attività dell’Unione degli Istriani di Trieste in quanto giudicata non rispettosa della Legge italiana del 16 marzo 2001 che contempla la tutela del patrimonio storico e culturale della Comunità degli esuli italiani.
La norma tra l’altro incoraggia la promozione di manifestazioni intese a mantenere contatti culturali con la terra d’origine. Tremul ha ricordato che più volte la presidenza dell’Unione degli istriani ha attaccato l’Unione italiana con accuse infamanti. La vecchia Uiif (Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume) ha proseguito Tremul, è stata giudicata un’emanazione del Partito comunista jugoslavo per la repressione di migliaia e migliaia di connazionali. La nostra valutazione non è vincolante ma ha il suo peso ha aggiunto Tremul, esprimendo la massima disponibilità dell’Ui ad attuare iniziative congiunte con al Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati ed auspicando l’incremento degli stanziamenti a favore della tutela delle tombe e dei cimiteri italiani in Croazia e Slovenia.
Prima di riunirsi presso il nuovo ed elegante albergo “La Grisa”, la Giunta Ui ha visitato Castel Bembo la cui ristrutturazione iniziata ben 16 anni fa, sta per concludersi. Ora è in atto la posa della pavimentazione in legno. A lavori ultimati come spiegato dall’architetto Claudio Frankovic, il maniero medievale avrà un aspetto molto fedele a com’era nel XIX secolo.
(fonte “Il Piccolo” 24 luglio 2012)
Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva del’Unione Italiana (a destra) qui con Renzo Codarin, presidente della FederEsuli (foto www.arcipelagopadriatico.it)