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24 mar – Duemila edifici da abbattere in Istria

La crisi economico-finanziaria che in Croazia sta colpendo la popolazione con effetti a dir poco devastanti, si sta riflettendo anche sulla demolizione delle costruzioni abusive in Istria. I proprietari possono stare tranquilli ancora per un certo tempo, poiche le ruspe tarderanno ad entrare in azione causa la scarsità di soldi per il gasolio che le alimenta. Di solito negli anni scorsi, agli inizi della primavera si annunciavano demolizioni a vasto raggio. Quest'anno invece niente. Il Ministero dell'ambiente croato si limita a dire che in questo momento in Istria gli ispettori stanno verificando 1985 casi di abusivismo, concentrati per lo più nelle zone di Rovigno, Parenzo, Pola, Fasana, Medolino, Peroi e in alcune località del comune di Marzana. E' rimasta senza risposta concreta la domanda su quando riprenderanno le demolizioni. Ricordiamo che dal 2006, anno in cui è stata dichiarata guerra alle case e casette costruite senza i necessari permessi, a questa parte l'ispettorato all'edilizia ne ha fatto abbattere 695, in massima parte nella zona di Marzana.

E proprio questo comune ultimamente è al centro di un aspro confronto politico tra la Dieta democratica istriana che lo amministra (e che è al potere nella maggioranza delle autonomie locali in Istria) e l'opposizione a causa di un’urbanizzazione perlomeno sospetta. Ossia sono stati urbanizzati addirittura 3 milioni di metri quadrati di superficie, la maggior parte appartenente a società commerciali e cittadini residenti fuori dal territorio comunale che hanno acquistato gli immobili di recente. In questo modo il loro valore è volato alle stelle, si parla di 100 -200 euro al metro quadrato, contro i pochi euro spesi per l'acquisto. Qualcuno afferma che i nuovi proprietari abbiano annusato l'affare, secondo altri invece sarebbero stati essi stessi a pilotare l'urbanizzazione. Da tempo si aspetta una spiegazione del sindaco Marijan Kostesic. Della vicenda sta indagando la Procura comunale, su segnalazione anonima. Stando a qualche valutazione nella vicenda la polizia si sarebbe limitata a osservare ed ecco forse spiegato il siluramento del Questore istriano Loris Kozlevac da parte del Ministro degli Interni Tomislav Karamarko che ha nominato al suo posto Mladen Blaskovic.

(p.r. su Il Piccolo del 24 marzo 2010)

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