Nonostante la Legge 54/1989 chiarisca perfettamente che gli Esuli ITALIANI nati nei territori ITALIANI poi ceduti alla Jugoslavia, sono regolarmente nati in territorio ITALIANO (e ci mancherebbe che non fosse così), in questi anni ci siamo sentiti affibbiare di tutto, in tutti gli ambiti. Secondo le più strampalate ricostruzioni anagrafiche, siamo risultati nati in Jugoslavia, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia, Australia, Stato estero e così via.
Oggi si aggiungono due rare perle segnalateci da Marina S.M. da Verona (nata a Fiume nel 1939, quindi in territorio italiano) che, ricorsa al Pronto Soccorso dell'ospedale scaligero, per due volte è stata registrata in modi diversi, naturalmente sbagliati.
Nella prima occasione è passata come "apolide", senza nazionalità e con provenienza incerta, quasi fosse una giramondo senza arte né parte. Nella seconda, la sua nascita viene identificata addirittura in Moldavia!
Se tenete conto che la signora Marina è nata in Italia, è cittadina italiana fin dalla nascita (come tutta la sua famiglia) ed è sempre vissuta in Italia, sarebbe da chiedersi ancora oggi chi sono questi IMBECILLI che, oltre ad ignorare i più elementari rudimenti della geografia, attribuiscono patenti di nazionalità e nascita cestinando leggi e circolari che non hanno portato niente di nuovo, ma hanno semplicemente ribadito che CHI E' NATO IN ITALIA, E' NATO IN ITALIA.
Povero Lapalisse: nonostante 500 anni dalla sua morte, avrebbe ancora tanto lavoro qui…
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