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23ott12 – «L’Hdz trama contro la Croazia nell’Ue»

C’è del marcio in Croazia. Una lotta politica che travalica ogni limite di razionalità. Ora l’Hdz (all’opposizione), che sotto la premiership della “sua” Jadranka Kosor ha guidato il Paese al Trattato di adesione all’Unione europea, sta sguinzagliando i suoi “scagnozzi” nelle cancellerie comunitarie per cercare di evitare che proprio la Croazia aderisca all’Ue il prossimo 1 luglio. Non è fantapolitica, anzi, una triste verità tipicamente balcanica.

 

Il governo croato guidato da Zoran Milanovic (centrosinistra) ne è certo: «Karamarko (leader dell’Accadizeta) e l’Hdz vogliono bloccare l’ingresso della Croazia nell’Ue», affermano fonti governative riprese dal quotidiano di Zagabria Jutranji List. L’esecutivo croato, infatti, è certo che dietro le recenti critiche piovute sul capo di Zagabria da parte della Germania ci sia la figura di Davor Stier un lobbista molto vicino agli ambienti democristiani europei e amico del leader Hdz Karamarko, ex diplomatico ed ex stretto collaboratore dell’ex premier Jadranka Kosor. Ricordiamo che in un’intervista al quotidiano Die Welt il presidente del Parlamento tedesco (Bundestag), Norbert Lammert ha affermato che «bisogna, visti i precedenti di Bulgaria e Romania, prendere seriamente i contenuti dell’ultima relazione della Commissione sui progressi di Zagabria sulla strada dell’Europa e quindi si deve dire che la Croazia non è pronta per l’adesione all’Ue».

 

L’anello di congiunzione tra Stier e il cancelliere tedesco Angela Merkel è la figura dell’eurodeputata Doris Pack da vent’anni appassionata alleata dell’Hdz croata. «Lei – dicono le fonti governative di Zagabria – è sempre stata con l’Accadizeta, fedele alleata in tutte le macchinazioni che avvenivano all’epoca e ora questa persona ci crea dei problemi per il sussistere di dieci punti rigorosamente tecnici che dobbiamo risolvere». La macchinazione accadizetiana a Bruxelles contro l’ingresso della Croazia nell’Ue sarebbe iniziata già nel giugno scorso quando la Commissione criticò il disegno di legge preparato dall’esecutivo Milanovic e relativo alla Tv di Stato Hrt. Già all’epoca vi furono parole pesanti da parte della Pack presidente della commissione Cultura dell’Europarlamento.

 

Altro attacco sulla legge relativa alla terapia ormonale sostitutiva. A sferrarlo fu lo stesso Stier il quale sostenne che «il governo croato vuole attuare il pieno controllo sulla terapia ormonale sostitutiva». E che Stier ce l’abbia col premier socialdemocratico è chiaro dalle sue parole: «Milanovi„ non ha svolto seriamente il suo ruolo». L’eurodeputata Pack, infine, contattata dallo Jutranji ha riaffermato che «questo è un chiaro messaggio che non dovrebbe sorprendere il governo croato . Si deve lavorare di più per soddisfare le condizioni europee e non perdere tempo. Ora il tempo stringe e il governo (croato) deve lavorare seriamente sul rispetto delle restanti condizioni».

 

Mauro Manzin

“Il Piccolo” 19 ottobre 2012

 

 

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