Il conservatore Vojislav Kostunica, ex premier e leader del Partito democratico della Serbia (Dss, opposizione), ha chiesto ufficialmente che Belgrado abbandoni la prospettiva di adesione alla Ue e si dichiari politicamente neutrale. Presentando oggi un documento dal titolo ‘La Serbia è minacciatà, Kostunica ha detto che la maggioranza dei serbi è contro l’integrazione del Paese nell’Unione europea. Una prospettiva questa, ha sottolineato, che minaccia la sovranità della Serbia, la sua integrità territoriale, il suo sviluppo economico e i fondamenti storici e spirituali del Paese.
Kostunica ha definito un “grave crimine” la decisione del Tribunale dell’Aja (Tpi) di assolvere in appello i due generali croati Ante Gotovina e Mladen Markac – condannati in primo grado a 24 a 18 anni di carcere per crimini di guerra contro i civili serbi nella guerra degli anni Novanta. Una decisione, ha detto, appoggiata dalla Ue. Il governo, per l’esponente conservatore, deve decidere se continuare sulla strada sbagliata e accettare l’indipendenza di Pristina e il confine con il Kosovo, oppure salvarsi in tempo da quella che ha definito una “trappola”.
(fonte AnsaMed 19 novembre 2012)
Il leader del Partito democratico della Serbia Vojislav Kostunica (foto www.in4s.net)
