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22ago12 – Capodistria e Ancarano, i Comuni divisi dai beni

Per un immobile messo all’asta, il sindaco di Capodistria Boris Popovic rischia nuovi guai con la giustizia. Il Consiglio della Comunità dell’abitato di Ancarano, infatti, ha presentato denuncia contro il primo cittadino in seguito alla decisione del Comune di Capodistria di mettere in vendita – nei prossimi giorni, tramite asta pubblica – anche l’edificio ex Kompas che si trova vicino all’ex valico di confine sloveno-italiano di Lazzaretto.

 

Secondo gli autori della denuncia, quella è una zona che prossimamente farà parte del nascente Comune di Ancarano per cui le autorità comunali di Capodistria non hanno alcun diritto di disporre degli immobili. Inoltre, Popovic è stato denunciato per danni al patrimonio pubblico, in quanto il prezzo di partenza della struttura è stato fissato a poco più di 1,5 milioni di euro, mentre il Comune di Capodistria, dopo un lungo braccio di ferro legale con la Kompas, lo ha pagato oltre 3,3 milioni di euro.

 

Non è la prima volta che da Ancarano vengono contestate le aste pubbliche organizzate da Capodistria, e la motivazione è sempre la stessa: non possono essere messi in vendita beni che tra poco dovranno essere divisi con il futuro Comune di Ancarano. Finora, le proteste si erano limitate a un invito ai potenziali acquirenti a non comprare, visto che i contratti di compravendita sarebbero stati impugnati. Questa volta però da Ancarano hanno deciso di andare oltre e di denunciare il sindaco. «Sono ormai troppe volte che si prende il diritto di disporre di beni che devono ancora essere divisi, e la conseguenza è l’impoverimento delle proprietà immobiliari del futuro Comune di Ancarano.

 

Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alla giustizia» ha spiegato il presidente della Comunità dell’abitato di Ancarano Gregor Strmcnik. Alla Procura è stato chiesto anche di sospendere l’asta pubblica, almeno per quanto riguarda i “beni contesi”. La “guerra” tra Capodistria e Ancarano dura ormai da diversi anni: fra procedimenti parlamentari e referendum, ci sono stati diversi tentativi di sancire l’indivisibilità dell’attuale Comune di Capodistria o, d’altro canto, il diritto della comunità locale di Ancarano di staccarsi e costituirsi municipalità a parte. Alla fine è stata la Corte costituzionale, su ricorso di Ancarano, a decidere: il nuovo Comune si farà, ma la sua costituzione ufficiale è stata rinviata alle prossime elezioni amministrative, nel 2014.

 

Franco Babich

“Il Piccolo” 22 agosto 2012

 

 

 

Ancarano, l’edificio oggetto della contesa

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