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21 dic – Il messaggio di Ravignani per Natale

Ma Gesù «oggi è ancora atteso?» Se lo chiede il vescovo Eugenio Ravignani, nel messaggio di auguri che invia alla città in prossimità del Natale annotando come sono «tante, e vanno crescendo nei nostri giorni, le situazioni di incertezza e di dubbio, di preoccupazione e di sofferenza, di sconcerto dinanzi a ciò che accade nel mondo. Anche tra noi».

«Carissimi – esordisce il presule nella sua nota – in questi giorni che ci avvicinano al Natale penso spesso a voi. Già vedo i presepi che la vostra sensibilità artistica e la vostra fede hanno allestito nelle nostre chiese e nelle nostre comunità cristiane. E con voi prego perché il Signore che nasce per noi, oggi, porti consolazione e serenità nelle vostre famiglie e nel cuore di ciascuna e di ciascuno di voi fioriscano ancora la speranza e la gioia».

Ravignani ricorda che «quando nacque dalla Vergine Maria, Gesù era atteso da secoli. La voce dei profeti teneva desto nel popolo d'Israele il ricordo dell'antica promessa e quel popolo dava voce all'intera umanità che attendeva il Salvatore. La preghiera scandiva i tempi del desiderio che si faceva implorazione accorata. E il Figlio di Dio si fece uomo e venne ad abitare in mezzo a noi perché in Lui avessimo grazia e salvezza».

Da qui, appunto, la domanda: «Ma oggi è ancora atteso? Sono tante, e vanno crescendo nei nostri giorni, le situazioni di incertezza e di dubbio, di preoccupazione e di sofferenza, di sconcerto dinanzi a ciò che accade nel mondo. Anche tra noi. Pare stia venendo meno la forza della fede che dava certezza e serenità. Ingiustizia e corruzione umiliano la società in cui viviamo. La stessa vita umana sembra aver perduto il suo valore e in tanti modi è umiliata ed offesa».

E dunque, «forse non tutti L'attendono. Ma so che abbiamo bisogno di Lui. Ed Egli verrà. Sia viva la nostra speranza, sia fiduciosa la nostra preghiera che invoca la sua venuta. Diamo voce anche a chi non l'attende o non sa pregare eppure ha bisogno di parole di verità e forse domanda di poter sperare ancora che un mondo nuovo rinasca nella giustizia, nell'amore e nella pace».

Infine, l’augurio: «Gesù oggi nasce. Buon Natale a voi, sorelle e fratelli che mi siete cari. Buon Natale a tutti».

(fonte Il Piccolo)

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