L’informazione televisiva giornaliera in lingua italiana in Istria e a Fiume è diventata realtà. Al momento non è propriamente l’informazione sugli italiani o per gli italiani autoctoni ma la diffusione tramite l’emittente regionale Tv Istra del Tg delle 22.30 che il gruppo italiano Tvision prepara giornalmente per il Friuli Venezia Giulia.
«È solo il primo passo – dice la direttrice di Tv Istra Gordana Restovic – nell’ambito della collaborazione avviata con Tvision. Una fase sperimentale nell’attesa del grosso delle novità che scatteranno dal prossimo 1° ottobre, quando all’emittente istriana inizierà a funzionare una vera e propria redazione che curerà il programma italiano di 30 minuti al giorno». «In questo modo – aggiunge la direttrice – procederemo a uno scambio di trasmissioni per promuovere valori europei come il multiculturalismo e la convivenza pacifica. Per i finanziamenti dell’iniziativa, si tenterà di attingere dai programmi europei, ferma restando la piattaforma base che è quella del marketing». Ossia Tvision, che nel Nordest italiano dispone di un centinaio di occupati ripartiti in otto redazioni, tenterà di ricavarsi spazi di mercato anche sul territorio istro-quarnerino.
L’emittente già da anni manda in onda il settimanale di mezz’ ora “Non solo cronaca” che in italiano tratta tematiche relative alla Cni. In questo caso il finanziamento arriva da Zagabria. Un’emittente privata dunque ha manifestato apprezzabili aperture verso la Comunità italiana, a differenza del servizio televisivo pubblico che rimane ancorato per cosi dire all’età della pietra. Da decenni infatti dedica agli italiani nella loro lingua, in media solo tre minuti alla settimana, nel contenitore Tv del sabato “Prizma”.
C’è un grandissimo divario rispetto alla Slovenia, dove gli italiani hanno una televisione tutta loro nell’ambito del servizio pubblico. Probabilmente manca un’azione mirata dei rappresentanti degli italiani e forse anche dell’Ambasciata a Zagabria e del Consolato generale d’Italia a Fiume che invece seguono con lodevole interesse gli altri settori d’importanza strategica per il presente e il futuro della Cni.
(fonte “Il Piccolo” 19 giugno 2012)
