Il sindaco di Roma, Giovanni Alemanno, ha guidato un gruppo di sei pullman con un nutrito gruppo di allievi degli istituti scolastici superiori della Capitale, accompagnati da 36 professori, in visita ai posti che hanno visto morire molti italiani nelle due guerre mondiali: a Redipuglia, Basovizza e la Risiera di san Sabba.
Il 18 febbraio al Sacrario di Redipuglia, il Presidente della Federazione degli Esuli Renzo Codarin ha ricordato il sacrificio di 600 mila fanti, caduti tra il 1915 e il 1918 per la liberazione del Trentino-Alto Adige, della Venezia Giulia e della Dalmazia ed ha illustrato anche le violenze messe in atto a guerra finita dai comunisti jugoslavi di Tito per costringere i 350 mila italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia a lasciare le loro terre.
Nel primo pomeriggio il pellegrinaggio ha raggiunto la Foiba di Basovizza, accolto dal Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, dal Presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini e da Renzo de’Vidovich, rappresentante della Federazione degli Esuli. Il sindaco Dipiazza ha illustrato la travagliata storia di Trieste dove ogni angolo della città ricorda fatti gravi ed uccisioni ingiustificate ed ha auspicato che, con l’entrata della Slovenia nell’Unione europea e quella prossima della Croazia e del Montenegro si chiuda un capitolo di storia di un difficile Novecento.
L’avv. Paolo Sardos Albertini ha ricordato il sacrificio di molti ragazzi che avevano l’età degli studenti romani, mentre l’Assessore del Comune di Roma, Laura Marsilio ha sottolineato l’importanza di ricordare questi fatti, marginalizzati dalla storiografia italiana per oltre mezzo secolo ed ha auspicato che nei libri di scuola gli studenti possano apprendere questo momento tragico che non ha precedenti nella storia italiana per entità e drammaticità.
Il Sindaco Alemanno ha inquadrato il periodo storico in cui i fatti sono avvenuti e ha sottolineato che solo chi conosce la storia evita di rifare gli stessi tragici errori che hanno portato a questi eventi simboleggiati dalla Foiba di Basovizza e dalle altre centinaia di analoghe cavità carsiche che costituiscono tuttora la tomba inesplorata di molte migliaia di italiani. Si è detto certo che la ritrovata unità del continente europeo eviterà il ripetersi di questi lutti.
Il programma del viaggio di studio comprendeva successivamente la visita alla Risiera di San Sabba, che ricorda la deportazione avvenuta dopo l’8 settembre 1943 di molti ebrei provenienti in gran parte dall’est europeo e dalle nostre zone.
Daria Garbin su www.arcipelagoadriatico.it)
(Alemanno e Marsilio incontrano il sindaco di Trieste Dipiazza)
(l'omaggio alla Foiba di Basovizza)
(un momento della cerimonia a Basovizza – foto gentilmente concesse da www.arcipelagoadriatico.it)