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19 apr – ANVGD Bergamo: le poesie dei bimbi della ”De Amicis”

I temi del Giorno del Ricordo, trattati con la dovuta preparazione dai nostri rappresentanti del Comitato ANVGD di Bergamo, hanno colpito la sensibilità dei bambini della Scuola elementare "De Amicis", che ci hanno inviato il loro elaborati.

 

Il giorno 18 febbraio 2010 noi alunni delle classi 4e e 5e abbiamo assistito ad un intervento condotto dalla signora Santa Carloni e dal signor Ermanno, nonno di una bambina della classe 5a A.

A turno hanno parlato ai bambini delle foibe, grosse cavità naturali presenti nel terreno.

Durante la guerra tra Italia e Iugoslavia molte persone vennero gettate all’interno delle foibe morendo tragicamente.

L’Italia perse la guerra e tutti gli abitanti dell’Istria furono costretti ad abbandonare la loro patria.

Solo ad alcune persone anziane fu consentito di restare, ma dovettero diventare cittadini iugoslavi.

Tra i profughi costretti ad abbandonare la patria per problemi politici o economici c’erano anche la signora Santa e il signor Ermanno.

Grazie alla loro testimonianza, abbiamo saputo che quando sono giunti a Bergamo, nel quartiere della Clementina, sono stati accolti con molta generosità da persone estranee che hanno offerto loro aiuto e protezione.

Col tempo hanno così ritrovato amore, felicità, accoglienza, gioia, fraternità e unità!

L’intervento della signora Santa e del signor Ermanno è stato molto interessante, perché grazie a loro abbiamo conosciuto non solo la tristezza e la disperazione del popolo italiano ma anche storie di rinascita e speranza.

Dobbiamo ringraziare, perciò, tutte le persone che hanno saputo accogliere i  profughi dopo il loro lungo e triste viaggio: queste persone non sapevano dove andare e hanno iniziato una nuova vita, non accanto ai loro parenti ma con persone dal cuore d’oro.

 

Il giorno del ricordo,
per noi è stato
una scia di luce
che ha lasciato un segno di
AMORE!
Dopo la guerra,
con una valigia di cartone,
i profughi
andavano verso una vita migliore,
alla ricerca di un po’ di “calore”.
I bambini coccolati sono stati tanto, tanto
amati dagli adulti amareggiati.

Autori: Santoro Giulia, Moratti Marina, Mora Giulia

 

Tutte le persone
con le valige di cartone
sono salite sul barcone
per affrontare un lungo viaggio
fino a Torino
con mamma, papà, nonno e nipotino.
La vita nuova hanno trovato
e ricevendo molta accoglienza
con tanta pazienza
hanno ricominciato.

Autori: Arizzi Davide, Caccia Alberto, Stefanelli Giovanni

 

Guarda l’Istria, l’Istria svanisce
e la guerra finisce.
Nel cuore sentono il dolore
di aver perso l’amore.
Arrivati a destinazione
tutti vengono accolti con amore.

Autori: Safy Ouattara, Michela Boffetti, Lara Longagnani, Giulia Ferrari

 

A Bergamo
dall’Istria la gente è stata accolta
ed è nata una seconda volta.

Con le valigie di cartone
sono arrivati a destinazione.

Giunti alla Clementina
hanno mangiato solo pasta
con latte e farina.

Il ricordo della guerra hanno tenuto
e più di qualcuno
 si è dispiaciuto

Il sole è tornato a riscaldare
e molti sorrisi cominciano a sbocciare.

Autori: Bosoni Nicholas, Ciunfrini Paola, Alessandro Rodini, Spadavecchia Domenico

 

Erano piccini
con i loro cuoricini.
Sono arrivati da lontano
con una nave
che andava piano piano.
Nulla avevano;
solo una valigia di cartone
con dentro un maglione e un pantalone,
qualche lacrima cadeva
e la terra piangeva.
L’accoglienza e l’ospitalità
ogni cosa scalderà
e nei cuoricini dei bambini
tanta serenità porterà.

Autori: Lucia Zheng, Sirin Amri, Sara Diodati

 

La nave sta partendo
e le famiglie l’Istria salutano piangendo.
Le valigie numerate
se le sono portate.
Arrivati a destinazione
una nuova vita si è messa in azione.
Latte e farina hanno mangiato
e in compagnia la tristezza hanno superato.

Autori: Michela Benaglia, Lucrezia Martinelli, Gioia D’Alessandro

 

In una notte di guerra brutale,
mentre i bambini dormivano nei loro lettini bruttini e freddini,
alla Iugoslavia l’Istria passò
e da quel giorno tutto cambiò.
Le persone arrabbiate come mai
Se ne andarono ormai,
altre invece, perchè vecchie, preferirono star lì
finchè la vita finì.
Alcune persone ora,
sono molte fortunate:
hanno lavoro, famiglia con cui passare le giornate!
Un giorno la verità, l’onestà e la felicità regnerà!
Il ricordo di queste persone come un’impronta nei nostri cuori rimarrà!

Autori: Chiara Pizzola, Sara Agazzi, Raffaella Riccio, Anita Emini

 

Tanti grandi e tanti piccini,
dall’Istria sono esiliati
e sono andati nei paesi vicini.
In Italia sono sbarcati
E a Bergamo si sono rifugiati.
Nei campi profughi hanno trovato accoglienza
Dove si sono sfamati e dissetati.
Via via nel loro cuore
Hanno trovato gioia, felicità e amore.
Pian piano in questa nuova vita comincia ad esserci serenità
Però non dimenticarono mai la tragedia dell’Istria che li portò alla povertà.

Autori: Gabriele Tacchi, Mattia Rosa, Wrangel Rossel.

 

Dall’Istria i profughi s’imbarcarono, sbarcarono e si smistarono.
Con valigette di cartone piangevano tutti sul barcone
viaggiando ore ed ore con nel cuore tanto dolore.
Arrivati a destinazione furono accolti con tanto amore
senza alcuna distinzione.
Il sole col suo splendore
ha portato un po’ di calore.
C’è chi va a lavorare
e chi sa già dove andare.
Sono un po’ più felici
perché sono in compagnia dei loro amici.

Autori: Federico Servillo, Lorenzo Giudici B., Giorgio Albizzati.

 

 

 

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