ANVGD_cover-post-no-img

17 set – Don Pianezzola a ”Famiglia Cristiana”: parlate con gli Esuli

AL DIRETTORE DI "FAMIGLIA CRISTIANA" 

Carissimo Direttore,
le scrivo per due motivi. Prima di tutto per complimentarmi con lei e la sua, anzi nostra rivista. La considero ancora una delle poche voci “libere” nel nostro contesto sociale. A lei e a tutta la redazione va la mia stima. Ma proprio perché la stimo le scrivo per un altro motivo.

Con grande amarezza constato che, per l’ennesima volta, la nostra rivista non affronta la “questione istriana” (con tutto quello che è ad essa legata: esodo, foibe…) con sufficiente serenità, equilibrio e conoscenza della realtà. Mi riferisco all’articolo di Carlo Faricciotti : “La mia infanzia senza approdo” (Famiglia Cristiana n. 29, pag. 106-107).

Fermo restando che il fascismo fu una dittatura da condannare, con tutti i suoi atti esecrabili verso sloveni, italiani, ecc… e verso il signor Pahor, mi stringe il cuore (e ad anche quello di mia madre, profuga istriana) leggere alcune frasi che, nell’insieme, non rendono onore alla verità e trasmettono dei messaggi  fuorvianti. Per esempio: “L’Italia voleva…escludere gli sloveni dalle loro terre..” . Quali terre?
“…quella lingua italiana diventata obbligatoria nelle scuole”. Credo bene; se era Italia! “Il Regno d’Italia conquistò quelle terre che considerava italiane…mentre solo Trieste aveva una maggioranza italiana…”.  Sta offendendo le migliaia di vittime delle foibe. Se la maggioranza era slovena da dove arrivano i 350.000 profughi dell’Istria? I dati storici e culturali ci dicono che c’era una minoranza slovena specialmente nell’entroterra ed essendo terra di confine, le infiltrazioni erano normali ed anche l’integrazione era ottima. Mia madre è scappata e molti sono morti per RIMANERE italiani!

Un’altra frase che fa rabbrividire: “…si è preferito parlare delle foibe, di Tito, dell’esodo degli italiani dell’Istria (NB: Italiani d’Istria: 350.000 e più), senza ricordare che furono anche una conseguenza delle tragedie che narro”. No! No! Non è possibile ragionare così. Così si arriva a dire che lo sterminio degli ebrei furono anche una conseguenza dell’antipatia che c'era nei loro confronti perché usurai, ricchi, deicidi…. Come molti documenti attestano in Istria ci fu una vera e propria PULIZIA ETNICA da condannare senza se a senza ma (come ha ricordato anche il Capo dello Stato quest’anno). Il primo obiettivo dei partigiani di Tito non erano i fascisti (come attestano molte testimonianze degli stessi comandanti titini), ma proprio “l’italiano di qualsiasi tipo”. 

Quante volte occorre mettere sull’atroce bilancino della storia i mali dell’Italia occupatrice…come se i mali dovessero sempre trovare una compensazione, un equilibrio perfetto che rende, alla fine, tutto eguale e indistinto ?”  (T. Capuozzo – Il Foglio 8/2/08)

Che poi si sia  preferito parlare dell’esodo e delle foibe, è una grande falsità. Ci sono stati 60 (dico 60) anni di vergognoso e assordante silenzio. Appena adesso si incomincia a parlare di foibe nelle scuole. E neanche Famiglia Cristiana ha ricordato quest’anno tali atrocità nella Giornata del Ricordo (10 febbraio) da pochissimo istituita (4 anni). Sul fascismo ci sono state, più che giustamente, fiumi di inchiostro. Mi dispiace poi che chi parla di foibe sia considerato di destra e chi parla di fascismo di sinistra. I morti non sono né di destra né di sinistra.

Un consiglio di cuore a Famiglia Cristiana che ho già fatto, ma mai accolto.
Perché non andate dagli interessati, e con più completezza ed equilibrio affrontate tali questioni? Esiste l’Unione gli Istriani e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Vi assicuro che ho affrontato e studiato queste tematiche più volte cercando di confrontarmi con la massima onestà intellettuale. Non per continuare a recriminare su un doloroso passato, ma per illuminare su un avvenire migliore. Ho una grande speranza nell’Europa unita e in pace grazie anche alla giustizia e alla verità!
Per questo mi auguro di cuore che  non affrontate più questi aspetti in modo così parziale e che rende poco onore alla vostra “libertà di stampa”.

In ogni caso siete e rimanete la “mia e nostra “ rivista.

Con grande stima e, permettetemi, con affetto.

Don Giancarlo Pianezzola, Vicenza

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.