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17 set – Aperta la ”Bancarella” sull’Adriatico orientale

TRIESTE. Sulle note dell’inno istriano, suonato per l’occasione dalla banda dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è stata inaugurata ieri nella sede triestina del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata di via Torino ”La Bancarella”, il Salone del Libro dell'Adriatico Orientale giunto quest’anno alla sua quarta edizione. All’inaugurazione, che ha richiamato un vasto pubblico di appassionati e curiosi, hanno partecipato le autorità locali e i rappresentati delle numerose associazioni coinvolte nell’iniziativa.

«Abbiamo voluto aprire questa quattro giorni dedicata alla cultura dell’universo giuliano-dalmata con la musica perché desideriamo che questo appuntamento si connoti da subito come un’occasione di festa», racconta Rosanna Turcinovich, ideatrice della manifestazione organizzata dal CDM (Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana istriana fiumana e dalmata di Trieste). «Non è più tempo di piangersi addosso: la memoria dell’esodo è importante – prosegue l’organizzatrice – ma altrettanto importanti sono gli altri aspetti di una cultura che, grazie alle sue genti, si è diffusa nel mondo, contribuendo all’arricchimento collettivo. Con “La Bancarella” ci proponiamo quindi di raccontare il passato, ma soprattutto di analizzare il possibile futuro di quello che definiamo il “popolo sparso”».

Altro dato degno di nota, sottolineato per l’occasione dall’assessore alla Cultura Massimo Greco, è il fatto che grazie a questa manifestazione, al cui interno troveranno spazio dibattiti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, proiezioni e mostre, il museo di via Torino comincia a vivere, configurandosi come casa-madre delle associazioni istriane e giuliano-dalmate. Ma per proseguire su questa strada servono risorse e il Comune, ha garantito Greco, si sta muovendo per reperirle.

Per il pubblico triestino vale la pena allora di visitare proprio in questa occasione il museo, che al pianterreno ospita una mostra dedicata alla storica azienda giuliana Modiano (fino al 31 ottobre) e, grazie a “La Bancarella”, ai piani superiori propone esposizioni dedicate ai cantieri di Lussino, alla civiltà contadina, agli abiti di Erminia Dionis Bernobi e alle fotografie di Corrado Ballarin.

Fino a domenica al Museo si susseguiranno inoltre dibattiti (oggi alle 10 si parlerà di Istria attraverso l’opera fotografica della sociologa Magrit Dittman Soldicic), presentazioni di libri e proiezioni cinematografiche (ogni giorno alle 13, oggi alle 13.30 il film “Cuori senza frontiere”, a cura del Libero comune di Pola in esilio).

Da non perdere questo pomeriggio alle 18 la quinta edizione di “Aperitivo con la storia”, che proporrà quest’anno una lezione-dibattito di Giuseppe Parlato sulla storia di Fiume nella prima metà del ’900.

Domani e domenica sera appuntamento invece con il teatro del Circolo Jacques Maritain: sabato alle 20.30 “Ostrighe e gransi… i mesi con la erre” di Maurizio Soldà, e domenica alle 20 “Peregrinazioni lagunari”, canti e racconti della laguna di Venezia di Sandra Mangini.

Giulia Basso su Il Piccolo del 17 settembre 2010

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