17.05.2025 – 17 maggio 1920 – 2025: 105 anni di Norma Cossetto, la cui vita si è però interrotta a 23 anni d’età.
Una vita spezzata dalla violenza e dal fanatismo ideologico, un femminicidio compiuto per odio etnico, un martirio che è diventato il simbolo delle sofferenze di migliaia di giuliani, istriani, fiumani e dalmati patite nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale.
Prossima a laurearsi all’Università di Padova, Norma Cossetto morì nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943, dopo essere stata sequestrata, violentata e scaraventata agonizzante in una foiba dai partigiani comunisti jugoslavi, i quali imperversavano in Istria approfittando del caos generato dall’armistizio che l’Italia aveva sottoscritto a Cassibile ed era stato reso noto la sera dell’8 settembre da un messaggio alla radio del Capo del Governo Pietro Badoglio.
Furono gli italiani dell’Istria e della Dalmazia le prime vittime di quel collasso politico, militare ed istituzionale che trovò impreparati militari e autorità civili, ma pronti all’azione i partigiani di Josip Borz “Tito” che fecero man bassa delle armi abbandonate dalle truppe italiane allo sbando non solo nelle regioni occupate della ex Jugoslavia, ma anche nelle terre che erano al centro dei progetti espansionistici del nazionalismo slavo.
Pagine di storia a lungo dimenticate e che finalmente vengono raccontate. Vittime civili che vengono finalmente ricordate. Crimini del comunismo che sono stati condannati anche dal Parlamento europeo che ha equiparato nazismo e comunismo, due totalitarismi che hanno portato l’Europa alla catastrofe.
Buon compleanno a Norma Cossetto, simbolo delle sofferenze del popolo istriano e di una storia che non deve mai più essere dimenticata.
Lorenzo Salimbeni
