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15 set – 63 anni fa l’Italia abbandonava Istria, Fiume e Zara

E' il 15 settembre 1947: entra in vigore il Trattato di Pace firmato a Parigi pochi mesi prima, il 10 febbraio. Sotto l'aspetto del diritto internazionale, è il giorno in cui l'Italia perde gran parte dell'Istria, Fiume e Zara.

L'umiliante amputazione a cui il Paese è costretto, significa per gli italiani dell'Adriatico orientale pagare da soli la sconfitta della guerra.

Pagano costretti ad abbandonare ogni loro avere, pagano in vite umane sotto la feroce pressione dei partigiani titini, pagano con la totale dissoluzione del loro tessuto umano e sociale, pagano un esilio in Patria dove giungono incompresi e bistrattati, pagano nei campi profughi dove subiscono umiliazioni di ogni genere.

E pagano ancora oggi, aspettando che lo Stato per il quale si sono battuti, si sono sacrificati e che hanno scelto di continuare ad onorare, tentenna nel rispettare i diritti a loro dovuti, ignorando che sulle loro spalle si sono accollati l'intero onere di una guerra.

Sono passati 63 anni da quel momento di scoramento. Un momento che in tanti, però, hanno contribuito a prorogarci fino ad oggi.

E domani ci diranno che le soluzioni stanno per arrivare. Come sempre.

La Redazione del sito

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