In occasione del 10 febbraio, data in cui nel 1947 fu firmato il Trattato di pace con l'Italia, il presidente della Slovenia Danilo Turk ha invitato le autorità italiane a ricordare anche le vittime slovene del fascismo e della Seconda guerra mondiale e a pensare di più alle minoranze nazionali che oggi vivono in Italia e "fare qualcosa per loro". Lo si è appreso da un comunicato della presidenza diffuso oggi a Lubiana.
Turk ha voluto sottolineare che "nel ricordare il 10 febbraio, non si devono dimenticare le tragedie vissute nella guerra e nell'immediato dopoguerra", dicendosi d'accordo con il pensiero espresso dal presidente Giorgio Napolitano durante le celebrazioni del Giorno del Ricordo a favore "di un mutuo intendimento tra i popoli vicini e per la soluzione di tutti i problemi aperti", inclusi quelli ereditati dalla storia. "Un ampio e sincero dialogo tra tutte le parti -ha aggiunto Turk- é necessario affinché nell'opinione pubblica si possa condividere la verità storica e superare i pregiudizi ancora esistenti".
Turk ha invitato le autorità italiane a fare di più per la minoranza slovena, indicando come uno dei problemi che la Slovenia è interessata a risolvere "il finanziamento delle sue attività culturali, in base alle leggi vigenti e gli impegni internazionali presi". "Il 10 febbraio è la data in cui è necessario pensare anche alle minoranze di oggi e cosa fare per loro", ha concluso Turk che negli ultimi mesi ha più volte fatto appello per il mantenimento e il miglioramento degli stanziamenti pubblici italiani a favore del Teatro stabile sloveno di Trieste, degli organi di stampa in lingua slovena edi altre organizzazioni culturali.
(fonte Ansa)