Silvio Berlusconi e il suo governo si impegnano a riaprire la partita delle risorse per gli indennizzi agli esuli. Né da notizia Carlo Pegorer, senatore friulano del Partito democratico e primo firmatario di un ordine del giorno sulla questione, accolto a Palazzo Madama in sede di approvazione della manovra finanziaria.
L’ordine del giorno, presentato da Pegorer e corredato da un lungo elenco di firme tra cui quelle dei senatori Tamara Blazina e Flavio Pertoldi, parte dai «pesanti tagli» apportati in Finanziaria alla legge 137 del 2001 che disciplina proprio gli indennizzi: «Il disegno di legge del governo – ricorda Pegorer – impone decurtazioni pari a circa 6 milioni di euro per il 2009 e per il 2010 e a 10 milioni per il 2011, facendo così gravare una pesante ipoteca sulla prosecuzione dell’erogazione degli indennizzi ai cittadini italiani e alle imprese già residenti nei territori dell’ex Jugoslavia».
Da qui l’ordine del giorno, approvato al Senato, che impegna il governo «a valutare la possibilità di predisporre in un prossimo provvedimento finanziario tutte le risorse necessarie alla definitiva chiusura delle pratiche di liquidazione ancora pendenti, a fronte delle numerose richieste ancora invase». E che impegna sempre il governo «a valutare l’opportunità di autorizzare il ministero dell’Economia a rinnovare gli accordi finalizzati ad accelerare le procedure stesse di liquidazione».
«È un passo in avanti rispetto a una situazione che desta preoccupazione. Ora – conclude Pegorer – vigileremo affinché il governo sia conseguente agli impegni assunti».
(fonte Il Piccolo)
