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11 nov – Il calcio fiumano tornerà in campo a Torino?

Un progetto per riportare in Serie C la “Fiumana”, sciolta nel ’46

Gli esuli di Istria e Dalmazia nella terza squadra di Torino

TORINO – Rinasce l’Unione Sportiva Fiumana. La squadra di calcio degli esuli Istriani e Dalmati dal prossimo anno potrebbe calcare i campi della Prima Divisione della Lega Pro, la vecchia serie C1. Sono già stati avviati i primi contatti con il comune di Torino per utilizzare l’impianto del parco Ruffini dove disputare le partite ufficiali e i campi della Colletta per gli allenamenti. I registi dell’operazione sono i fratelli Antonio e Sergio Vatta. Quest’ultimo è un volto particolarmente noto nel mondo del calcio subalpino. Per decenni è stato allenatore della primavera del Toro scoprendo talenti del calibro di Cristian Vieri, Gianluigi Lentini e Gigi Buffon.

Adesso, a 70 anni, è pronto a lanciarsi in questa nuova avventura. Insieme al fratello ha rilevato i titoli sportivi della società istriana e nei giorni scorsi ha inviato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio la domanda per partecipare al campionato. Tempo due settimane e da Roma dovrebbe arrivare la risposta definitiva. «Siamo gli eredi della gloriosa Unione Sportiva Fiumana – spiega Sergio Vatta -, squadra che giocò il suo ultimo campionato nel 1943. Poi con la guerra e l’occupazione di Istria e Dalmazia da parte della Jugoslavia cessarono tutte le attività. Oggi rinasce e vuole essere la squadra di tutti gli esuli di quelle terre».

La concessione a riutilizzare le insegne della vecchia Fiumana è arrivata direttamente da Guido Brazzoduro, presidente del Libero Comune di Fiume. Una sorta di «sindaco» in esilio della città istriana. «Nei mesi scorsi – aggiunge Sergio Vatta – abbiamo incontrato anche Giovanni Petrucci, presidente del Coni. Si è detto entusiasta della nostra iniziativa e ci ha garantito la massima disponibilità». Il progetto è ambizioso e non riguarda solo il calcio. «La squadra di pallone è solo il primo passo – spiega Antonio Vatta, presidente della Consulta piemontese dell'Associazione Nazionale venezia Giulia e Dalmazia-, abbiamo intenzione di creare una vera e propria polisportiva».

E i calciatori? «Non c’è problema – assicura Sergio Vatta, forte di un’esperienza decennale nel mondo del calcio -, abbiamo già contatti con i vivai di Lazio, Juventus, Toro, Milan, Fiorentina e Sampdoria». Ovviamente l’intento, per gli anni a venire, è cercare di coinvolgere il maggior numero di calciatori con origini istriane e dalmate. «Sono tantissimi – assicura Antonio Vatta – in tutta Italia i discendenti sono circa 800mila e tradizionalmente le nostre terre hanno dato i natali a moltissimi sportivi affermati».

Come in ogni iniziativa di un certo livello sono necessari finanziamenti adeguati. «Possiamo già contare su diversi sponsor interessati al progetto – assicurano i fratelli Vatta – e nei prossimi giorni abbiamo intenzione di contattare Cobolli Gigli, presidente della Juventus e Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat. Forse non tutti sanno che entrambi hanno origini Istriane».

(fonte cronacaqui.it)

 

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