Negli ultimi mesi Croazia e Serbia hanno compiuto passi da gigante sulla via della riconciliazione, dopo i conflitti degli anni Novanta. Ma tanto sforzo diplomatico rischia di essere minato dalla campagna pubblicitaria che l'Unione del turismo croata ha lanciato in Serbia per promuovere le vacanze estive alle porte nella terra dalle '1.244' isole. Il numero a caratteri cubitali domina le vie delle città serbe. Peccato che nella mente dei serbi evochi immediatamente uno dei peggiori incubi nazionali: la lotta contro l'indipendenza del Kosovo.
La risoluzione 1244, emessa dalle Nazioni unite nel 1999, è infatti il documento chiave su cui Belgrado basa le proprie rivendicazioni nei confronti di Pristina. E non c'è stato un giorno negli ultimi undici anni in cui un qualunque cittadino serbo – vecchio o bambino, di città o campagna, di destra o di sinistra – non se lo sia sentito ripetere allo sfinimento da tv, giornali, politici, vicini di casa, amici al bar. In molti, dunque, non hanno potuto evitare di pensare che questa 'terribile coincidenza' sia figlia di un certo intento quanto meno canzonatorio dei sadici cugini croati.
Tanto più che dal 'referendum sul numero esatto di isole croate" che secondo il quotidiano serbo Vecernje novosti sta ormai appassionando mezza regione balcanica, la cifra 1244 esce tutt'altro che confermata. Il dato pubblicato a tutto campo dall'Unione del turismo croata viene infatti smentito da quello dell'Istituto cartografico di Zagabria per cui le isole sarebbero due in più, 1.246. Stando a Wikipedia, poi, ci si ferma a quota 991, mentre per il portale Istria.info il numero sale a 1233. Per non parlare dell'ultimo dato ufficiale, citato sempre da Vecernje, che nel 2003 dava le isole croate a 1185.
Insomma una gran confusione, che è già pretesto per il controattacco dei serbi. Ai quali non è rimasto che decretare con sufficienza come la Croazia in vena di scherzi "non ha nemmeno idea di quante isole ha!"
(da Apcom-Nuova Europa 10 giugno 2010)
