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10ott12 – «Fare cultura assieme a Slovenia e Croazia»

Valorizzare le esperienze in atto e individuare nuovi ambiti di cooperazione territoriale per poter realizzare progetti condivisi, che favoriscano la crescita economica e la coesione sociale. Si è focalizzato su questi temi l’incontro “Il dialogo e la collaborazione culturale”, organizzato dal Centro studi economici e sociali “Dialoghi Europei” in una affollata Sala Tessitori del Consiglio regionale al quale hanno partecipato numerosi relatori, tra i quali Damir Grubisa, ambasciatore della Croazia in Italia.

 

Un dibattito che ha analizzato quello che potrà essere il ruolo del Friuli Venezia Giulia nei rapporti di collaborazione con la Slovenia e in vista dell’imminente ingresso nell’Unione europea della Croazia. Un dialogo che dovrà far leva sull’aspetto culturale, indissolubilmente legato sia al piano economico che a quello politico. «Si tratta di un’occasione per voltare pagina e ricomporre un rapporto che in passato è stato molto forte, ma che è stato devastato durante gli anni dei nazionalismi contrapposti – ha sottolineato Giorgio Rossetti, presidente di Dialoghi europei -. Noi crediamo che proprio in quest’area, che è sempre stata un incrocio di culture e di diverse identità, possa crescere e svilupparsi un laboratorio che anticipa e mette a fuoco quella che sarà l’Europa del futuro. Tutto questo nel nome della stessa identità del territorio, quella istriana, nella valorizzazione delle minoranze e negli interessi comuni da perseguire».

 

Un convegno che dunque si è posto come obiettivo quello di mettere a confronto le esperienze degli operatori, degli amministratori locali e delle autorità regionali al fine di offrire un quadro realistico sulle possibilità di cooperazione, anche alla luce delle ristrettezze dei bilanci pubblici. Senza dimenticare la variabile delle risorse europee, nell’ambito di quella che è la prossima programmazione finanziaria dell’Ue che va dal 2014 al 2020. «La cooperazione territoriale del futuro non dovrà essere “figlia di un dio minore”, proprio per l’alto valore strategico che riveste e nella quale il Friuli Venezia Giulia dovrà recitare un ruolo attivo e pregnante – ha dichiarato Augusto Viola, Direttore della direzione centrale Cultura e relazioni internazionali e comunitarie Fvg.

 

Gli assi portanti di intervento dovranno essere quelli della politica marittima, del turismo, dell’università ricerca e innovazione, ma soprattutto quello della cultura, che da sempre costituisce il più importante tessuto della nostra comunità». Il secondo incontro che approfondirà le possibilità di cooperazione territoriale, si terrà martedì 16 ottobre alla Stazione Marittima e vedrà la partecipazione anche, del sindaco di Trieste Roberto Cosolini e di quello di Capodistria Boris Popovic.

 

Pierpaolo Pitich

“Il Piccolo” 6 ottobre 2012

 

 

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