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10 giu – ANVGD Pordenone: incontro ad Umago

Con l'Europa a due passi, anche i contatti fra gli esuli e la Comunità italiana dell'Istria diventeranno molto più aperti e costruttivi che in passato. Un primo importante passo è stato fatto fra la Comunità degli Italiani "Fulvio Tomizza" di Umago e il Comitato Provinciale di Pordenone dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che domenica 8 giugno hanno avuto un incontro della sede sociale della CI umaghese. A ricevere gli ospiti, che precedentemente hanno fatto visita alle località istriane di Capodistria, Buie, Grisignana e Salvore, sono stati il presidente del sodalizio Giuseppe Rota, Pino Degrassi e Bruno Bose.
Scopo dell'iniziativa è stato ovviamente un ritorno all'Istria, per rivedere le sue bellezze storiche, artistiche, culturali e naturali, ma anche per avere un incontro con il direttivo e gli attivisti della "Fulvio Tomizza", che è una delle quattro Comunità degli Italiani operanti in territorio dell'Umaghese.

In quest'occasione il presidente della CI Giuseppe Rota ha tenuto a ribadire: "Nel corso degli anni per il susseguirsi degli eventi della Storia abbiamo sofferto purtroppo sia noi, che siamo rimasti, sia voi che siete partiti…"
Un destino che è stato duro per tutti e che ha segnato la vita di migliaia persone e del quale proprio Giuseppe Rota ha parlato nel suo dramma intitolato "Maledetti confini", che parla proprio dei tristi eventi dell'esodo, delle partenze di tanti connazionali per l'Italia, e degli eventi che hanno segnato l'Istria negli anni del secondo dopoguerra. Un piccolo capolavoro, scritto da Rota e interpretato dalla Filodrammatica della CI, che ha connotazioni universali nel microcosmo istriano.
I graditi ospiti hanno potuto conoscere meglio le peculiarità della CI umaghese anche attraverso la proiezione un documentario, elaborato dalla redazione italiana di TV Capodistria, che illustra proprio la vita della CI di Umago e le sue svariate attività.

A nome della comitiva di esuli l'umaghese ha voluto intervenire poi Silvano Varin, che come Giuseppe Rota ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze del dopoguerra, avendo frequentato proprio assieme all'attuale presidente della CI di Umago e a Fulvio Tomizza l'allora ginnasio italiano di Capodistria,
"Per motivi certo diversi, ma assurdi che hanno segnato la vita di migliaia di innocenti e di tante famiglie sradicate dalla loro terra a causa delle vicissitudini storiche – ha detto tra l'altro Varin – gli esuli sono stati odiati sia in Jugoslavia che in Italia".

In occasione dell'incontro Pino Degrassi, maestro della recitazione, ha quindi proposto al pubblico alcuni commoventi e significativi versi scritti dalla nota poetessa connazionale istriana Ester Barlessi.

Un incontro che è stato senz'altro un passo importante nel riavvicinamento tra esuli e rimasti e che sarà fondamentale per avviare in futuro contatti più frequenti tra le due parti, per cercare di superare insieme i traumi del dopoguerra, adeguandosi al regime di Schengen oggi e all'entrata della Croazia nell'Ue domani, chissà forse anche nell'eventualità di poter avviare un giorno anche attività comuni, di vario genere e non solo culturali e sociali, tentando di lasciarci alle spalle, certo senza mai dimenticarlo, un triste passato.

 

Franco Sodomaco su La Voce del Popolo del 10 giugno 2008

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