ANVGD_cover-post-no-img

08 set – Slovenia: scoperta fossa comune della seconda guerra mondiale

In Slovenia e' stata scoperta una fossa comune risalente alla fine della seconda guerra mondiale e che conterrebbe, secondo le prime stime, i resti di circa 700 vittime, in maggioranza sloveni uccisi dalle truppe jugoslave comandate dal maresciallo Tito. Lo scrive la stampa di Lubiana.

La fossa comune, rinvenuta nei giorni scorsi, si trova nelle vicinanze del villaggio di Lese, non lontano dal confine con l'Austria, e secondo gli storici vi sarebbero sepolti anche circa cento corpi di austriaci, arrestati dai partigiani titini nel maggio del 1945 in Carinzia e poi trasferiti in Slovenia.

Marko Strovs, capo di una commissione istituita dal governo sloveno con il compito di individuare le centinaia di fosse comuni risalenti al maggio del 1945, al momento della resa dei conti tra vincitori e vinti in Jugoslavia, ha detto alla stampa che i corpi appartengono a uomini e donne portati con camion sul luogo della loro esecuzione e fucilati inginocchiati. Secondo alcuni, molti degli uccisi erano ricchi sloveni della regione considerati dai comunisti nemici di classe, altri erano appartenenti alle formazioni militari collaborazioniste e altri ancora oppositori del nuovo regime comunista.

Finora in Slovenia sono state trovate 600 fosse comuni in cui alla fine della guerra vennero sepolti i corpi di decine di migliaia di croati, sloveni, tedeschi e italiani giustiziati dai partigiani titini.

(ANSA)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.