News_Chiesacroata

06set12 – Scontro in Croazia tra Chiesa e governo

Non tira buona aria nei rapporti tra Stato e Chiesa in Croazia. A rendere l’atmosfera ancora più tesa è stata una frase pronunciata dal premier Zoran Milanovic (Partito socialdemocratico) in occasione di una riunione del gruppo socialista in seno al Comitato delle regioni dell’Ue. Il primo ministro, parlando del piano di rinnovamento industriale del Paese, ha affermato che «dalla situazione attuale non usciremo grazie allo Spirito Santo, ma con il lavoro e l’intelligenza». Apriti cielo. Sì perché solo pochi giorni prima sempre Milanovic parlando della siccità che ha messo in ginocchio l’agricoltura ha sentenziato: «Dio ha voluto così». 

Secca la replica di Radio Vaticana la quale ha affermato che, vista la situazione attuale, solo affidandosi allo Spirito Santo il governo riuscirà a porre rimedio alla pesante crisi socio-economica che attanaglia la Croazia. «Chiaramente qualcuno – hanno dichiarato fonti governative al “Jutarnji List” – sta cercando di mettere zizzanie tra il governo e la Chiesa, ma ai Banski Dvori siamo convinti che dietro questa manovra non c’è né il Vaticano, né la Conferenza episcopale croata». L’esecutivo, dunque, cerca di disinnescare la miccia, ma è molto difficile pensare che menti autonome si siano intrufolate nelle secrete stanze di santa romana Chiesa per tramare il proprio progetto della discordia. Anche perché è risaputo che le istituzioni ecclesiastiche non sono molto…democratiche. 

Sempre sulle colonne dello “Jutarnji List” getta acqua sul fuoco anche il teologo Adalbert Rebic, secondo il quale ci sarebbe stato da preoccuparsi se le parole contro il governo croato fossero state scritte sull’“Osservatore Romano”, allora sì queste sarebbero state dettate dalla Santa Sede, ma Radio Vaticana, secondo Rebic, non è responsabile di quanto viene trasmesso attraverso le sue frequenze da commentatori o analisti socio-politici. L’impressione che si ricava è che nessuno in seno all’esecutivo, in questo momento così difficile per la nazione dal punto di vista sociale, con l’adesione all’Unione europea alle porte, vuole aprire un contenzioso con la potente Chiesa croata, storicamente alleata con le forze conservatrici di centrodestra attualmente all’opposizione.

(fonte “Il Piccolo” 5 settembre 2012)

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.