Un tribunale di Zagabria ha condannato cinque ex ufficiali e soldati croati a pene da uno a tre anni e mezzo di reclusione per aver torturato prigionieri di guerra di etnia serba, durante il conflitto serbo-croato (1991-1995). Lo rende noto l’agenzia di stampa croata Hina. Stjepan Klaric, ex comandante del campo di raccolta per i prigionieri di guerra situato dal dicembre 1991 al maggio 1992 nella base militare croata di Kerestinec, nei pressi di Zagabria, è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere perché trovato colpevole di aver ordinato e partecipato ad atti di tortura fisica e psicologica, anche con uso di elettroshock e sevizie sessuali, di almeno 34 prigionieri serbi, tra i quali c’erano anche civili. Quattro suoi soldati subordinati sono stati condannati a pene da uno a due anni. Nel corso del processo sono stati sentiti settanta testimoni, tra i quali anche molte vittime.
Gli ex soldati si trovano in detenzione preventiva dal momento dell’arresto, nel novembre del 2010, e di conseguenza tutti tranne il comandante saranno rilasciati poiché il tempo trascorso in carcere verrà contato nelle pene da scontare. La difesa ha annunciato un ricorso dato che i soldati continuano a dichiarare la propria innocenza. La Croazia dovrebbe entrare a pieno titolo nell’Unione europea il prossimo primo luglio, e uno dei prerequisiti fondamentali per l’adesione durante i negoziati è stata la volontà e l’imparzialità della magistratura croata di giudicare per crimini di guerra apparentati dell’esercito di Zagabria.
(fonte AnsaMed 31 ottobre 2012)
Zagabria, uno degli imputai entra in aula per la sentenza (foto www.jutarnji.hr)
