Sulla strada verso l’Europa, la Croazia procede a risolvere i grandi nodi della storia. Tra le pieghe del distacco dall’ex Jugoslavia, anche l’adeguamento della Legge sulla denazionalizzazione alle richieste avanzate dai paesi europei e dai singoli. In particolare per quanto concerne i diritti di chi, nato in quelle terre, ora ha lo status di straniero. Coinvolti in questo processo di ridefinizione dei diritti dei proprietari espropriati dal regime di Tito, gran parte degli esuli. Chi aveva chiesto definitiva soluzione del contenzioso con preciso inoltro della domanda nel 2001, viene contattato in questi giorni dal Tribunali competenti con una lettera (esclusivamente in lingua croata) nella quale si chiede espressamente di produrre una serie di documenti nel giro di trenta giorni dal ricevimento della lettera stessa.
Diverse le segnalazioni e le proteste levate dagli interessati che si trovano a dover reperire in breve tempo i documenti richiesti, spesso depositati presso uffici in Istria, Fiume e Dalmazia per cui di difficile reperimento in tempi brevi. Da una indagine svolta sul territorio, veniamo a sapere che sono a disposizione, per chi ne avesse bisogno, diversi avvocati a Pola in grado di aiutare le persone coinvolte a consegnare nei tempi richiesti i documenti necessari affinché la pratica possa seguire il suo iter. Per informazioni e numeri telefonici, potete rivolgervi al CDM, 040 771569.
Ove la necessità fosse la traduzione in italiano di quanto le autorità croate hanno scritto, potete rivolgervi alla Sede nazionale ANVGD, tramite info@anvgd.it inviando i documenti ricevuti. I particolari su https://www.anvgd.it/documenti/bottone_TRADUZIONI.pdf