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04nov11 – Museo Fiumano a Roma: dal 4 Novembre ai tagli agli Esuli

È un vero grido d’allarme quello lanciato oggi, 4 Novembre, dalla Società di Studi Fiumani, che in una ferma nota diffusa alle agenzie denuncia: «Quello che non ha fatto il centro-sinistra lo sta facendo il centro-destra».

Si legge dunque nel comunicato dell’ente di ricerca: «Da notizie pervenuteci comunichiamo che quest’anno la Regione Lazio ha definanziato la legge nr. 4/2006 ex art. 66, che contribuiva alle iniziative sulla storia dell’esodo dei giuliano-dalmati e della tragedia delle foibe istriane che a onor del vero voluta dal centro destra, all’epoca in minoranza nel consiglio regionale, è stata comunque portata avanti per anni e rifinanziata dalla giunta Marrazzo.

Con tale legge le associazioni degli esuli presenti nel Lazio hanno potuto finanziare il monumento alle vittime delle foibe posto a Roma-Eur e tante pubblicazioni distribuite sempre gratuitamente al mondo della scuola e ai ricercatori.

La Legge n.92/2004 sul Giorno del Ricordo – prosegue la Società di Studi Fiumani – viene così ignorata man mano anche da un ente importante come la Regione Lazio. Non bastano le corone d’alloro per i nostri morti occorre fare cultura e ricordare la Storia Patria, che riguarda tutti gli italiani per costruire un futuro diverso dove la propria identità costituisce un valore inossidabile e non una voce scomoda da depennare dal bilancio!»

 

COMUNICATO DEL MUSEO FIUMANO DI ROMA
 
Archivio Museo storico di Fiume
Associazione per la Cultura Fiumana istriana e Dalmata nel Lazio
Presidente dr. Marino Micich
 
4 NOVEMBRE 1918 – Terminava la Grande Guerra
 
Oggi 4 novembre cade l’ anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale:
 
RICORDIAMO: gli oltre 600.000 morti e un milione di invalidi.  Fu questo il tributo di sangue e di sofferenze che l’Italia pagò nell’immane conflitto, alla fine del quale oltre a Trento e Bolzano le furono assegnate non senza difficoltà Trieste, Gorizia, Pola, Zara e dopo alterni travagli anche Fiume.
RICORDIAMO: le terre istriane, fiumane e dalmate che furono cedute iniquamente alla Federativa comunista di Jugoslavia dopo il secondo conflitto mondiale. Oltre 300.000 italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero abbandonare le proprie case e i propri averi per soddisfare le richieste jugoslave. Il terrore durato per anni contro un intero popolo si è concretizzato con le uccisioni nelle foibe e nei campi di concentramento jugoslavi (oltre 12.000 le perdite umane subite).
RICORDIAMO: i lunghi anni trascorsi nei campi profughi ma vissuti a testa alta dagli esuli giuliano-dalmati, grazie ai valori di libertà, giustizia e amor patrio che hanno sempre portato con se.
 
Questa è la storia che le nostre associazioni ricorderanno sempre a tutti nonostante il rinnovato disinteresse che man mano sta riprendendo forza nel nostro Paese.    
 
Resitono solo le disposizioni della L. 72/2001 e sue modifiche grazie all’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per quanto ancora però?  
 
TAGLI ALLA CULTURA DEGLI ESULI GIULIANO-DALMATI ANCHE DALLA REGIONE LAZIO
Quello che non ha fatto il centro-sinistra lo sta facendo il centro-destra
 
Da notizie pervenuteci comunichiamo che quest’anno la Regione Lazio ha definanziato la legge nr. 4/2006 ex art. 66, che contribuiva alle iniziative sulla storia dell’esodo dei giuliano-dalmati e della tragedia delle foibe istriane che a onor del vero voluta dal centro destra, all’epoca in minoranza nel consiglio regionale, è stata comunque portata avanti per anni e rifinanziata dalla giunta Marrazzo.
Con tale legge le associazioni degli esuli presenti nel Lazio hanno potuto finanziare il monumento alle vittime delle foibe posto a Roma-Eur e tante pubblicazioni distribuite sempre gratuitamente al mondo della scuola e ai ricercatori. La Legge n.92/2004 sul “Giorno del Ricordo”  viene così ignorata man mano anche da un ente importante come la Regione Lazio. Non bastano le corone d’alloro per i nostri morti occorre fare cultura e ricordare la Storia Patria, che riguarda tutti gli italiani per costruire un futuro diverso dove la propria identità costituisce un valore inossidabile e non una voce scomoda da depennare dal bilancio! 
 
RICORDIAMO anche l’altra disposizione negativa  pubblicizzata dall’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia
L’appello è stato finora raccolto solo dall’on. Roberto Menia e dal Consigliere di Roma Capitale  Federico Guidi
 
02ott/16.25 – Tagli alla cultura degli Esuli ma non da oggi – www.anvgd.it
Qualcuno ricorderà che la Legge 92 del 30 marzo 2004, Istitutiva del Giorno del Ricordo, prevedeva anche un appannaggio annuo di centomila euro a due istituzioni storico-culturali come la Società di Studi Fiumani in Roma e l’IRCI di Trieste. 
Questo il testo dell’articolo “Sono riconosciuti il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste, e l’Archivio museo storico di Fiume, con sede aRoma. A tale fine, è concesso un finanziamento di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004 all’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano dalmata (IRCI), e di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004 alla Società di Studi fiumani”.
Se si usa dire “la legge è legge”: possiamo ben affermare che non è questo il caso. Pur essendo tale importo previsto per legge, dal 2006 in poi l’erogazione è scesa a 85mila, poi a 70mila e nel 2011 addirittura a 46mila.
Di questo passo (perché è inevitabile pensare diversamente) ben presto il tutto verrà prosciugato, mettendo a repentaglio (già lo fa ora) la sopravvivenza di strutture così importanti che puntavano su quei fondi per intavolare programmi di divulgazione e ricerca di un livello di eccellenza.
Ed è chiaro che diventa impossibile fare un lavoro di programmazione, perché se lo si fa, ci si trova ad aver progettato un grattacielo con i fondi per una villetta.
Ma la legge resterà lì, inossidabile, a citare questo grande gesto generoso dello Stato che, appena svoltato l’angolo, ha tradito sé stesso.
 
CHI HA RISPOSTO FINORA ALL’APPELLO:
 
Il nostro appello per fare qualcosa è stato raccolto dall’On. Roberto Menia (primo firmatario della Legge n. 92/2004 “Giorno del Ricordo” con un’interpellanza parlamentare e dal Consigliere di Roma Capitale Federico Guidi.
 
Roberto MENIA:
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13662
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 539 del 20/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: MENIA ROBERTO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA’ PER IL TERZO POLO
Data firma: 20/10/2011
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
• MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/10/2011
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-13662
presentata da
on. ROBERTO MENIA (FLI)
giovedì 20 ottobre 2011, seduta n.539
Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali.
– Per sapere – premesso che:
la legge n. 92 del 2004, istitutiva del Giorno del ricordo, riconosce due istituzioni scientifico-culturali, il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata con sede a Trieste, e l’archivio storico di Fiume con sede a Roma. A tal fine, è espressamente prevista la concessione di un «finanziamento di 100.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004 all’Istituto regionale per la Cultura istriano-fiumano-dalmata e di 100.000 euro annui per la Società di Studi fiumani»;
in realtà, nonostante la legge parli chiaro, l’importo previsto è stato via via ridotto scendendo a 85.000 euro nel 2006, poi a 70.000 euro e infine è stato più che dimezzato per l’anno in corso arrivando a circa 46.000 euro -:
se il Governo non intenda sollecitamente ripristinare l’erogazione del finanziamento alle citate istituzioni culturali nella misura prevista dalla legge dando, tanto più nell’anno del 150° dell’Unità nazionale, un segnale di doverosa attenzione alla storia, alla cultura e alle vicende delle popolazioni giuliano dalmate esuli per amore d’Italia. (4-13662)
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FEDERICO GUIDI (PDL) – Consigliere di Roma Capitale
Comunicato per la stampa
Fiume, Istria, Dalmazia: non tagliare la cultura dell’esodo. Lancio un appello al governo affinché nonvegna ridotto ilcontributo statale che la legge 92/2004 istituisce per il Giorno del Ricordo a sostegno delle istituioni culturali degli esuli istriani, fiumani e dalmati… Un’ulteriore riduzione potrebebmettere a serio repntaglio l’esistenza stessa delle due sitituioni culturali di Roma e di Trieste…In questo senso hopresentato oggi in assemblea capitolina unordine del girono affinché da Roma capitale si possa levare alta la voce a sostegno delal cultura del ricordo della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.  

 

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