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04dic12 – Megacentrale, l’Istria denuncia Zagabria

Si mantiene su toni aspri il confronto, per non dire scontro, tra l’Istria e il governo croato in merito alla futura centrale elettrica Fianona 3, un mostro da 500 megawatt e del costo pari a 800 milioni di euro, che Zagabria vuole assolutamente venga alimentato a carbone. Un’imposizione sicuramente non gradita innanzitutto per motivi ecologici e poi per un discorso di tornaconto economico. L’Istria chiede che il combustibile usato sia il gas, così come contemplato tra l’altro dal piano regolatore della regione. Il presidente della Regione Ivan Jakovcic ha deciso di impugnare tutti gli strumenti per fermare il carbone e qualcuno giudica le sue mosse dall’ottica degli attriti all’interno della coalizione di centrosinistra, nella quale la Dieta democratica istriana si sente marginalizzata.

 

Dopo che un mese fa aveva denunciato il ministero della tutela dell’Ambiente al Tribunale amministrativo di Fiume per una serie di presunte manchevolezze nella progettazione della centrale, ora il presidente ha denunciato il ministero dell’Edilizia e dell’Assetto ambientale in quanto ritiene non valido il permesso di ubicazione, proprio per il fatto che una centrale elettrica del genere non è contemplata dal piano regolatore. La titolare del dicastero Anka Mrak-Taritas gli ha subito risposto che il permesso di ubicazione invece è validissimo ed esecutivo in quanto non è stato presentato alcun ricorso entro il termine legale di 30 giorni dal suo rilascio.

 

Jakovcic ha controrisposto rincarando la dose. Il ministero ha inviato il permesso solo al Comune di Chersano (dove appunto si trova Fianona), ha spiegato Jakovcic, senza informare i comuni di Santa Domenica e Albona che pure rientrano nel raggio d’azione della centrale. E soprattutto, ha aggiunto Jakovcic, è stata ignorata la Regione: «È evidente che si è trattato di una omissione fatta di proposito per impedirci di reagire in tempo utile». Lo stesso Jakovcic ha quindi lanciato l’iniziativa riguardante l’allacciamento della futura centrale al rigassificatore di Castelmuschio sull’isola di Veglia e ai giacimenti sottomarini di gas nell’Adriatico. In questo modo, ha spiegato, avremmo a disposizione due fonti di gas. La prima sarebbe il gas del Qatar che intende investire nel rigassificatore e la seconda il gas dei giacimenti sottomarini di gas nell’Adriatico. In questo modo, ha spiegato, avremmo a disposizione due fonti di gas. La prima sarebbe il gas del Qatar che intende investire nel rigassificatore e la seconda il gas dei giacimenti adriatici che passa proprio vicino a Fianona attraverso il metanodotto Pola-Karlovac.

 

(fonte “Il Piccolo” 30 novembre 2012)

 

 

 

«Fianona 3», il mega impianto motivo della discordia tra la regione Istriana e Zagabria

(foto www.sbperiskop.net)

 

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