Situazione sempre più difficile in Slovenia, dove domenica è in programma il ballottaggio per le presidenziali fra il presidente uscente Danilo Türk e lo sfidante, l’ex premier Borut Pahor, dato favorito dai sondaggi. Lo attesta una crisi economica profondissima con il debito pubblico raddoppiato dal 2007 ad oggi. Scontri fra polizia e dimostranti sono avvenuti venerdì sera a Lubiana a margine di una manifestazione nella quale migliaia di persone hanno espresso la propria insoddisfazione per la crisi. I media locali hanno riferito di un fitto lancio di sassi, bottiglie e altri oggetti contro gli agenti, che hanno fatto uso di gas lacrimogeni.
Tra i dimostranti più violenti molti erano mascherati e vestiti di nero. Ci sarebbero stati diversi arresti e alcuni feriti. Alla manifestazione anti-crisi di Lubiana, secondo i media, hanno preso parte tra 5 e 10 mila persone. Analoghe dimostrazioni si sono svolte oggi in altre città slovene, con richieste di dimissioni per il governo conservatore di Janez Jansa. Le proteste erano dirette anche contro l’impiego della forza, ritenuto eccessivo, da parte della polizia in una manifestazione, lunedì scorso a Maribor, dove migliaia di persone hanno chiesto le dimissioni del sindaco Franc Kangler accusato di corruzione.
(fonte www.leggo.it 1° dicembre 2012)
Un manifestante fermato dalla polizia slovena (foto www.cdn1.siol.net)