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04 dic – ANVGD Trento: il ricordo di tre bambine

II giorno 19 novembre u.sc., a Rovereto, nella sede della Biblioteca Civica – MART – il Comitato Provinciale di Trento dell'ANVGD, con la collaborazione del Comune di Rovereto, ha presentato il video "Volti di un Esodo" prodotto dal Museo Storico del Trentino.

In quell’occasione la presidente dell'ANVGD di Trento, Anna Maria Marcozzi Keller, ha letto il saluto del Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli, Renzo Codarin, rivolto ai presenti, fra i quali moltissimi Esuli ed anche un nutrito gruppo di roveretani , di cui molti i componenti del "Laboratorio di Storia".

La Keller ha voluto inviare, a manifestazione conclusa, una nota al Presidente della Federazione nella quale esprime alcune considerazioni. Ha voluto ringraziare il presidente Codarin, per l'appoggio morale dato all’ANVGD ed ha illustrato le tappe dell’iniziativa.

Il Direttore del Museo Storico del Trentino, prof. G.Ferrandi – scrive il Presidente Marcozzi Keller – ha illustrato l'evoluzione storica del confine orientale nella seconda guerra mondiale; il prof. Zorzi ha relazionato sul valore e l'importanza della memoria. Il video ha anticipato gli argomenti, quindi le testimonianze delle tre ex bambine, ora nonne.

Myriam Brumat Komianc, del Comitato Provinciale ANVGD di Verona, Egea Haffner Tomazzoni ed Anna Maria Marcozzi Keller, entrambe di Pola, residenti a Rovereto, erano, per la verità, il clou della serata.

Tre racconti pacati, coinvolgenti, a volte inquietanti, ascoltati in assoluto silenzio, hanno fatto riemergere dalla memoria le vicende private di tre famiglie diverse per origini e però tutte segnate negativamente dal turbine della guerra.

Myriam ha raccontato la sua esperienza di bambina italo slovena di Gorizia, vissuta nella ferma determinazione di conservare la sua identità di madrelingua slovena, del padre italiano, dei suoi parenti, divisi da un confine fisico e politico che diventava anche un discrimine mentale. Egea ha fatto una breve sintesi della sua storia e dei suoi ricordi legati alla fine drammatica del padre, infoibato, e del suo essere "Kriegskind", lontana anche dalla mamma e però molto amata dai nonni. Anna Maria ha ripercorso le tappe dell'Esodo, le amarezze di un'adolescente che non sa spiegarsi i tanti perché e condizionamenti che hanno stravolto la sua vita; della sua città ricorda molto, le rimangono nel cuore i colori, la solarità ed i profumi che la caratterizzavano: il salso del mare mescolato all'essenza della resina dei pini marittimi, e la bora.

E' stata una serata importante, serena, nonostante tutto, senza recriminazioni, con molti rimpianti che emergono dai racconti di tre nonne i cui diversi percorsi di vita, partiti da un'unica causa, l'Esodo, le hanno portate ad incontrarsi ed a confrontarsi a Rovereto, Città della Pace.  

 

(fonte www.arcipelagoadriatico.it)

 

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