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02mag/10.31 – Per il 25 Aprile il Tricolore con la stella rossa

da Il Gazzettino del 30 aprile 2011 – rubrica Lettere

 

Mi sono trovato il 25 Aprile in piazza ferretto a Mestre (Venezia) alla fine delle cerimonie celebrative e non entro nel merito alle polemiche relative.

In quel momento ho visto andar via il corteo dell’Anpi con in testa i labari e le bandiere di varia foggia e colori.

Quello che mi ha raggelato, però, è stata la vista del nostro tricolore con una stella rossa nel campo bianco.

Quella che i partigiani di Tito avevano imposto a Trieste, istria, Fiume, Zara e Dalmazia ben 67 anni fa.

Perciò mi viene da citare Stefano Zecchi (nel suo bel libro “Quando ci batteva forte il cuore” a pag. 31) quando descrive l’entrata a Pola dei “liberatori” nel 1945: “…Donne slave del corteo distribuiscono bandierine italiane con una grande stella rossa. Mi accorsi che la strada era coperta di quelle bandiere di carta, nessuno le teneva in mano. Un partigiano -che era venuto a casa con una bandiera da esporre al balcone- tirò fuori la pistola e minacciò mio padre. La mamma urlò non l’appenderemo mai!”.

Per favore, ditemi, perché nessuno si è accorto, ha detto qualcosa, o scritto? Qualche timido accenno, insomma, per non apparire “fascista” o “revisionista”? E questo nel 150° dell’Unità d’Italia e del suo simbolo, il tricolore.

 

Sergio Brcic

Mestre

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