ANVGD_cover-post-no-img

02 set – Storia: la Slovenia scippa anche le medaglie olimpiche azzurre

Nella continuo rovesciamento della realtà storica, ora la Slovenia si appropria anche delle medaglie olimpiche italiane. Ecco l'intervento di Emilio Felluga, Presidente regionale del CONI del Friuli Venezia Giulia, pubblicato dal quotidiano di Trieste "Il Piccolo".

 

Ho letto sul Piccolo di domenica 17 agosto i due interventi di Paolo Segatti e Mauro Manzin sugli «svarioni» fatti dalla Slovenia nell’interpretazione di questi ultimi 150 anni della sua storia. Non è la prima volta. Nell’avanti programma dei Campionati mondiali di canottaggio, in programma a Bled nel 2011, l’estensore fa risalire le tradizioni remiere di questa giovane repubblica (nata nel 1991 dopo lo scioglimento della Jugoslavia), alla nascita del Club «Salvore» a Pirano e della società canottieri Libertas a Capodistria nel 1888, e attribuisce alla Slovenia i successi olimpici ottenuti nel 1928 dalla Pullino di Isola d’Istria ad Amsterdam con la medaglia d’oro, e nel 1932 dalla Libertas di Capodistria a Los Angeles con l’argento.Ho segnalato al Coni e alla Federazione italiana canottaggio un tanto, invitandoli ad intervenire in quanto simili affermazioni sono un errore storico-agonistico ed etnico culturale.

Chiarisco: la Libertas e la Pullino hanno sempre gareggiato alle Olimpiadi ed ai campionati europei con la maglia della nazionale italiana.La Libertas (parola latina che significa libertà) nacque come una società fondata da capodistriani italiani, ed il nome significa libertà dal dominio austriaco, in quanto Capodistria con tutta la zona istriana abitata da italiani anelava al Regno d’Italia. Proprio per questo ebbe numerose noie dalle autorità austriache.Dal 1918 tutta l’Istria è passata sotto la sovranità italiana.

E sempre per il motivo di cui sopra, nel 1947 l’Ozna (polizia segreta jugoslava) diede l’ordine di saccheggiare la società distruggendo tutte le imbarcazioni, tanto che Tarlao, Ramani, Steffè (per citarne alcuni) andarono ad allenarsi al Dopolavoro Ferroviario di Trieste e sempre con la maglia dell’Italia parteciparono alle olimpiadi di Londra nel 1948 ed a quelle di Helsinki nel 1952. La società fu costretta a ricostituirsi a Trieste e nel 1955 vinse a Barcellona i Giochi del Mediterraneo.

La Società Nautica Giacinto Pullino (nome dell’ingegnere italiano progettista del primo sommergibile) fu fondata ad Isola nel 1925 da italiani che scelsero il nome sociale da quello del sommergibile Pullino, in onore del suo capitano Nazario Sauro, eroe capodistriano, arruolatosi nella Marina Italiana come volontario nella guerra ’15-’18. Catturato dagli austriaci fu impiccato a Pola.

Così come la Libertas, anche la Pullino apprezzò le «gioie» della liberazione, in quanto le autorità jugoslave le imposero nel 1949 il cambio del nome, pena il disfacimento della sede. La società cambiò nome e sopravvisse a Trieste assieme a tutti i suoi soci costretti all’esodo. A Muggia la Pullino opera con successo dal 1967.Credo doveroso far conoscere un tanto, in quanto non è concesso in un contesto europeo nel quale ormai viviamo da anni appropriarsi delle storie altrui.

Emilio Felluga (presidente Coni regionale FVG)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.